Al Frisia 70 morti negli ultimi due mesi: nel 2019 erano stati 37
Se n'è parlato durante il Consiglio comunale di Merate.
Da inizio anno al Frisia sono morte 70 persone, di cui 56 tra marzo e aprile. Di queste, 44 sono riconducibili a Covid. E' questa la fotografia offerta dal sindaco Massimo Panzeri, durante il Consiglio comunale di stasera, per quanto riguarda l'impatto dell'emergenza Coronavirus sulla Rsa meratese.
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Il contagio al Frisia in Consiglio comunale
L'occasione è stata l'interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Cambia Merate, che ha chiesto informazioni precise al primo cittadino per quanto riguarda dati e provvedimenti per arginare l'emergenza nella Rsa meratese finita al centro della bufera in queste settimane. "Nello stesso periodo dell'anno precedente al Frisia morirono 37 persone ha spiegato il sindaco Panzeri. Rispetto ai contagi non ci sono dati precisi: parte del personale è stato messo in quarantena, è stata allestita una tenda della Protezione civile per effettuare i tamponi ai dipendenti prima del loro rientro. Mi sono recato personalmente nella struttura anche con gli Alpini e mi sono fatto raccontare com'era il clima nella struttura. Ho avuto un paio di telefonate con il direttore generale e con il responsabile del servizio infermieristico".
Villa dei Cedri e Casa Leoni
"A Villa dei Cedri nel periodo marzo-aprile ci sono stati 31 decessi, nessuno è stato giudicato Covid ufficialmente. La terza struttura che abbiamo, ovvero la Casa Albergo Leoni, non ha invece registrato nessun decesso né contagio. Tutte le strutture sono state supportate dall'Amministrazione con la consegna di mascherine, soprattutto nella fase emergenziale, quando c'era grande carenza. Né Casa Amica né il Cdd hanno registrato positività né casi di quarantena. E nemmeno in municipio, né tra i dipendenti né tra gli amministratori: il che significa, sorvolando sul caso Conad, che c'è stata grande attenzione. Siamo