Il feretro finisce nel loculo sbagliato, 89enne seppellito due volte in poche ore

Incredibile quanto accaduto la scorsa settimana all’89enne Antonio Ros di Arcore. Disagi al cimitero e con le tumulazioni erano avvenute anche a Osnago e Casatenovo

Il feretro finisce nel loculo sbagliato, 89enne seppellito due volte in poche ore
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Un errore imperdonabile della ditta appaltatrice che ha in gestione il camposanto di Arcore nell'assegnazione del numero del loculo e la bara finisce in quello appartenente alla famiglia sbagliata. È così tra martedì e mercoledì della scorsa settimana Antonio Ros, imprenditore stimato e benvoluto, patron per ben 55 anni della ditta "Aros Nuclei" e storico main sponsor del basket U.s. Casati per tanti anni, scomparso nei giorni scorsi all'età di 89 anni, è stato seppellito due volte in due giorni, come raccontano i colleghi di primamonza.it.

Un funerale, due sepolture: lo sfogo dei figli

Martedì è stato celebrato il funerale nella chiesa dell’Annunciazione di Peregallo di Lesmo (Ros abitava nella frazione La Cà) mentre mercoledì pomeriggio, dopo la scoperta dell'errore, è stato sepolto per la seconda volta. I familiari e i parenti del defunto non si capacitano dell'accaduto.

"Dopo la morte di papà ci siamo subito rivolti all'ufficio tecnico comunale per chiedere di poter avere due loculi - hanno raccontato i figli del defunto - Uno sarebbe servito per papà mentre l’altro verrà utilizzato quando verrà a mancare la mamma. Ci sono stati assegnati due loculi, uno sopra l’altro, nella parte nuova del cimitero, portando a compimento tutte le pratiche e pagando subito la concessione. Pensavamo bastasse. Purtroppo mercoledì scorso, il giorno dopo il funerale, verso le 13.30 siamo stati contattati in fretta e furia dai funzionari comunali che ci hanno informato della necessità del disseppellimento poichè nel pomeriggio sarebbe arrivato in cimitero il feretro di una donna che doveva essere seppellita proprio nel loculo dove si trovava papà".

Le scuse del sindaco

"Sono molto dispiaciuto con la famiglia Ros per quanto accaduto e ho chiesto più volte scusa». Non ha usato tanti giri di parole il primo cittadino Maurizio Bono, interpellato sulla vicenda. «Fin da quanto sono stato informato dell’errore mi sono subito attivato non solo per chiedere scusa alla moglie e ai figli di Antonio Ros, ma anche per cercare di capire cosa non ha funzionato e chi ha sbagliato - ha continuato Bono - A seguito delle verifiche effettuate posso affermare che l’errore non è degli impiegati comunali i quali hanno regolarmente svolto tutte le pratiche burocratiche ma della ditta che ha in appalto il cimitero e che svolge il servizio di tumulazione. Da quanto ho capito è la prima volta che capita un errore di questo tipo che ovviamente non dovrà più ripetersi. Come amministrazione ci stiamo muovendo per inviare una lettera di richiamo alla società che gestisce il cimitero. Faremo partire nei prossimi giorni anche una lettera di richiamo. Quanto accaduto è in accettabile".

Episodi simili anche a Osnago e Casatenovo

Episodi altrettanto incresciosi erano avvenuti a Casatenovo e Osnago. Nel primo caso, i familiari di alcuni cittadini defunti avevano segnalato tombe allagate e addirittura all'arrivo del feretro di un'87enne non era stata ancora predisposta la fossa per la sepoltura. A Osnago invece, nel mese di dicembre i familiari di Giuliana Camola, 95enne, dopo il corteo funebre erano rimasti in attesa al cimitero per oltre due ore, mentre la ditta che ha in appalto la gestione delle sepolture non era stata nemmeno avvisata del funerale per un errore degli Uffici comunali. Anche l'osnaghese, quindi, era stata tumulata due volte, prima in un loculo provvisorio e il giorno successivo in quello giusto, e le scuse del sindaco di Osnago Paolo Brivio non avevano potuto lenire il dolore dei figli della donna.

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