Elezioni Merate, la segreteria di Forza Italia scarica Panzeri: "Non era il cavallo giusto"
Il segretario provinciale azzurro Roberto Gagliardi attacca l'ex primo cittadino dopo la sconfitta alle urne
Prima ha flirtato con la nascente lista di Dario Perego, ha partecipato alla sua presentazione, poi ha appoggiato (un tantino forzatamente...) la candidatura di Massimo Panzeri e ora, alla luce della netta sconfitta alle elezioni di Merate, lo scarica attribuendogli la responsabilità del risultato. E' una stoccata pesantissima, quella che questa mattina il segretario provinciale di Forza Italia Roberto Gagliardi ha rifilato all'ex sindaco di Merate, uscito malconcio dalla tornata elettorale che ha visto trionfare Mattia Salvioni e il centrosinistra.
Forza Italia attacca Massimo Panzeri
Dure le parole di Gagliardi nei confronti di Panzeri, che nelle varie analisi del risultato deludente alle urne ha anche attribuito le responsabilità alla debolezza di una lista che a tutti gli effetti ha clamorosamente perso anche sul fronte delle preferenze raccolte (eccezion fatta per gli ottimi risultati della leghista Paola Panzeri e del meloniano Alfredo Casaletto, eletti in minoranza con Massimo Panzeri).
"Senza voler giudicare e tantomeno puntare il dito contro nessuno è però troppo comodo accusare dopo le elezioni gli altri compagni di cordata per gli scarsi risultati ottenuti quando gli stessi aveva fatto presente per tempo che la riconferma della attuale maggioranza meratese non sarebbe stata una passeggiata tutta in discesa e questo anche e soprattutto a causa della evidente crisi di giunta avvenuta proprio a ridosso della consultazione elettorale. I conseguenti e diffusi dissapori che hanno accompagnato gli ultimi mesi della travagliata consiliatura comunale hanno fatto il resto. Probabilmente il candidato sindaco non era il cavallo giusto" ha scritto Gagliardi in una nota stampa diffusa questa mattina.
Parole dure nei confronti dell'ex sindaco leghista.
"Fosse inoltre sfuggito al Panzeri Massimo invano candidato a succedere a se stesso, le motivazioni della sua debacle vanno ricercate nel severo giudizio che l’elettorato e la popolazione di Merate hanno riservato alla sua persona perché altrettanto evidentemente non hanno apprezzato il lavoro fatto in questa atmosfera di perenne guerriglia ma anzi lo ha sonoramente bocciato. Il clima di diffidenza e incertezza all’interno dell’amministrazione comunale e del suo gruppo di maggioranza ha fatto di lui un candidato “debole” e dunque non si possono certamente addossare responsabilità e colpe a chi comunque ci ha messo la faccia a suo sostegno" ha continuato il segretario provinciale azzurro che attacca il sindaco ma che dribbla sapientemente il tema del pessimo risultato dei candidati di Forza Italia: se Fabio Tamandi ha salvato la faccia con 123 voti personali, gli altri non sono andati oltre le 40 preferenze.
"Tutto ciò premesso, Forza Italia sottolinea che a Merate e nel meratese intende ripartire dal suo corroborante 9,98% (2023 Regionali 4,1%) e nel contempo ringrazia sentitamente i suoi candidati ma anche a tutti gli altri della lista che si sono impegnati in questa campagna elettorale complicatissima che per combattere queste incerta partita si sono esposti in prima persona mettendosi a disposizione del partito e della lista a sostegno di Massimo Panzeri e questo nonostante la non rosea situazione politica e le evidenti difficoltà iniziali della coalizione di centrodestra. Un suggerimento mi sento di darlo, riprendendo le parole del grande Michelangelo: "L’esperienza ha poco da insegnare se non viene vissuta con umiltà". A volte prima di giudicare il lavoro altrui è bene che si analizzi il proprio" ha concluso Gagliardi.