Primo giorno da primo cittadino

Mattia Salvioni nuovo sindaco di Merate, Massimo Panzeri gli cede l'ufficio

Il borgomastro uscente ha svuotato la scrivania con un po' di malinconia: "Ho lasciato le chiavi al mio successore con la consapevolezza di non essermi risparmiato"

Mattia Salvioni nuovo sindaco di Merate, Massimo Panzeri gli cede l'ufficio
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Dopo il roboante successo alle elezioni comunali, quest'oggi Mattia Salvioni, nuovo sindaco di Merate, ha fatto per la prima volta il suo ingresso in municipio nel ruolo che ricoprirà per i prossimi cinque anni. Tempo di "scatoloni" invece per il suo predecessore Massimo Panzeri, che sconfitto alle urne alla guida della lista Prospettive per Merate è ora finito all'opposizione.

Mattia Salvioni, primo giorno da sindaco

Salvioni è entrato in municipio questa mattina di buon'ora. Con lui i consiglieri eletti, tra i quali il nuovo primo cittadino sceglierà la sua squadra di assessori (probabilissimo un posto in Giunta per Valeria Marinari e Patrizia Riva, campionesse di preferenze).

Il suo primo pensiero è andato ai dipendenti del municipio, ai quali, insieme ai consiglieri di maggioranza, ha rivolto una lettera di saluto.

Il saluto di Massimo Panzeri

Per Panzeri, sindaco uscente e nettamente sconfitto da Salvioni, con il quale si è congratulato sportivamente sia in centro città che al seggio 1 durante la proclamazione, è il tempo dei saluti. E della nostalgia.

"Quest'ufficio è stato per 5 anni la mia seconda casa - ha scritto su Facebook pubblicando una foto della scrivania a cui ha seduto per cinque anni - Praticamente ogni giorno ci sono entrato per incontri, riunioni o semplicemente per scrivere una mail. Oggi l'ho svuotato con un po' di malinconia ed ho lasciato le chiavi al mio successore con la consapevolezza di non essermi risparmiato durante tutto il mandato che ho cercato quotidianamente di ricoprire al meglio delle mie possibilità. Non è bastato per essere riconfermato ma il lavoro fatto resta e alla lunga, ne sono certo, verrà ancora di più apprezzato. Ad maiora semper"

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