Antonio Panzeri è tornato in libertà
L'ex europarlamentare di Calusco d'Adda non potrà però lasciare il Belgio
Antonio Panzeri torna in libertà. L'ex europarlamentare di Calusco d'Adda coinvolto nello scandalo Qatargate, è stato rilasciato dalla magistratura belga seppur con alcune limitazioni.
Rimesso in libertà Antonio Panzeri
Panzeri, sottoposto al regime degli arresti domiciliari, avrebbe dovuto scontare la sua pena fino al prossimo 9 dicembre, ma la magistratura belga ha deciso di scontargli la pena, obbligandolo però a non lasciare il Paese - il Belgio - e a non mantenere contatti con gli altri indagati nell'inchiesta che alla fine del 2022 aveva scosso gli equilibri del Parlamento europeo.
Panzeri, arrestato con l'accusa di corruzione, dopo l'arresto della moglie e della figlia aveva infine deciso di collaborare con la giustizia. La magistratura gli aveva concesso un importante sconto di pena - un solo anno di reclusione - in cambio delle sue confessioni, che tuttavia al momento hanno portato a conclusioni ben più lievi di quelle che apparivano quando era scoppiato lo scandalo.
Il sindacalista finito a Bruxelles
Panzeri a Calusco d'Adda e nell'Isola è stato una vera e propria istituzione politica. Ha cominciato la sua carriera come sindacalista, è stato segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano (dal 1995 al 2003) e poi responsabile delle politiche europee della Cgil.
Dopo aver fatto parte della direzione dei Democratici di sinistra (Ds) è candidato per la prima volta all’Europarlamento con la lista Uniti nell’Ulivo (Ds e Margherita). A Strasburgo viene riconfermato alle Europee del 2009 e a quelle del 2014, sempre col Pd. Nel 2017 ha lasciato i dem per aderire ad Articolo 1.
Al Parlamento europeo, Panzeri ha ricoperto diversi incarichi ed è stato, tra l’altro, presidente della sottocommissione dei diritti umani.