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Qatargate, concessi i domiciliari ad Antonio Panzeri

Le sue parole sono state ritenute attendibili dai magistrati belgi

Qatargate, concessi i domiciliari ad Antonio Panzeri
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Le sue parole sono state considerate attendibili, così all'ex eurodeputato Antonio Panzeri, casa a Calusco d'Adda, ieri, giovedì 6 aprile, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Travolto dal Qatargarte Panzeri potrà così  tornare nel suo appartamento nella parte nord orientale della città di Bruxelles.

Qatargate, concessi i domiciliari ad Antonio Panzeri

Panzeri, si ricorderà, era finito in carcere all'inizio di dicembre con l'accusa di corruzione, per un caso di tangenti che ha succesivamente travolto anche alcuni membri del Parlamento europeo.

A gennaio l'ex eurodeputato aveva patteggiato con la giustizia belga un anno di reclusione, ieri la concessione dei domiciliari, che non chiudono però una vicenda intricata nella quale erano rimaste coinvolte anche la moglie e la figlia di Panzeri.

Resta invece ancora in carcere l'ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, unica ancora detenuta da quel 9 dicembre quando deflagrò come una bomba l'inchiesta del Qatargate, con l'accusa a varie persone di aver ricevuto mazzette da Doha e Rabat. Lo stesso Panzeri in occasione del patteggiamento, era stato multato per 80mila euro e si era visto confiscare tutti i beni acquisiti, stimati in un milione di euro. 600mila euro in contanti, si ricorderà, erano stati trovati nella sua casa in Belgio.

L'inchiesta, come accennato, travolse anche moglie e figlia di Panzeri, Maria Colleoni e Silvia Panzeri, che finirono a loro volta per qualche giorno agli arresti domiciliari, Entrambe sono tuttora indagate indagate per corruzione e riciclaggio in associazione.

 

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