Editoriale

In Forza Italia fanno a gara a chi la spara più grossa

A Merate rompono gli accordi con gli altri partiti di centrodestra, a Monticello ricattano politicamente la sindaca e poi (forse) se ne pentono, a Lomagna rivendicano trattative che in realtà sono già finite da settimane

In Forza Italia fanno a gara a chi la spara più grossa
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A Merate rompono gli accordi con gli altri partiti di centrodestra, a Monticello ricattano politicamente la sindaca e poi (forse) se ne pentono, a Lomagna rivendicano trattative che in realtà sono già finite da settimane. Ne sparano una più grossa ogni giorno che passa, tanto poi nel dubbio si incolpano i giornali - soprattutto il nostro - di fraintendere le loro parole.

Difficile sapere se dietro i comportamenti degli esponenti di Forza Italia nel Meratese e Casatese ci sia una regia precisa o se semplicemente nel partito regni la confusione più totale. L’impressione è che ognuno vada per la propria strada, lasciando al segretario Roberto Gagliardi il compito di intervenire per salvare capra e cavoli, ma finendo spesso per perdere sia l’una che gli altri.

Emblematico il caso di Merate, dove Antonio Conrater, ex sindaco di Cernusco e presidente dei Seniores azzurri incaricato di gestire la campagna elettorale, un giorno è sul melo e l’altro sul pero. Nell’intervista al nostro Giornale di settimana scorsa racconta di avere contatti avanzati con Dario Perego, poi su Facebook esprime il desiderio - irrealizzabile - di vedere bene Perego come vice di Massimo Panzeri.

Venerdì scorso altro giro, altra corsa: chiama il sindaco di Merate per ufficializzargli la rottura, ma nel Direttivo provinciale del suo stesso partito nessuno ne è al corrente. E il segretario che fa? Rilancia: Panzeri, se vuole l’appoggio di Forza Italia, può sempre fare da vice a Dario Perego. Grande idea, perché non ci aveva ancora pensato nessuno?

Roberto Gagliardi

A Monticello succede invece che il coordinatore azzurro Domenico Senesi racconti a voce alta quello che tra forzisti e meloniani sussurrano da settimane: nel 2025 la Lega molli la presidenza della Provincia, altrimenti sgambetti assicurati. Apriti cielo. Il segretario del Carroccio se la prende e quello di Forza Italia fa il pompiere. Imprudenza del suo colonnello dalla lingua troppo lunga e scuse agli alleati (sulla carta)? No, colpa dei giornalisti, che capiscono male. Come no...

A Lomagna, infine, è noto che il candidato sindaco scelto dal centrodestra è Giuseppe Valentino. Noto a tutti tranne all’avvocato Giuseppe Marino e all’avvocato dell’avvocato, cioè il solito Gagliardi, che parlano di trattative ancora in corso. «Soldati fantasmi», come i più noti giapponesi, che combattono nella foresta mentre la guerra è già finita da un pezzo.

Matteo Scerri

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