Elezioni Merate, il centro-sinistra si apre... ma a chi?
L'ex segretario del Pd Mattia Salvioni potrebbe candidarsi o essere a caccia... di un candidato spendibile. E da Lecco Tropenscovino resta a guardare
Negli ultimi mesi hanno provato a lavorare nell'ombra, lasciando intuire il meno possibile delle loro trame politiche in vista delle prossime amministrative che si terranno a Merate l'8 e il 9 giugno.
Poco importa se nel frattempo è emerso più o meno tutto, dai tavoli organizzati in gran segreto a Sartirana alle persone chiamate a «consigliare» il cosiddetto campo aperto. Il Pd e i suoi «uomini» restano impenetrabili, a tratti indecifrabili.
Salvioni candidato o a caccia... di un candidato?
Ogni qualvolta è stato interpellato sull’argomento, l’ormai ex segretario del circolo cittadino Mattia Salvioni si è sempre astenuto dal chiarire come stessero procedendo le operazioni per contrastare il centrodestra alle urne. O almeno ha tenuto duro fino a settimana scorsa, quando nel comunicato diffuso per annunciare le sue dimissioni da segretario ha detto di aver preso la decisione in virtù della scelta di scendere in campo per «dedicarmi con impegno totale al progetto elettorale civico intrapreso».
Salvioni, sostenuto dagli altri attori coinvolti nella civica allargata, potrebbe anche incarnare il ruolo di candidato sindaco. Oppure, il suo nome potrebbe essere stato speso per tenere al riparo quello del vero condottiero della civica. Oppure, come sussurra qualche «dem» meratese, starebbe bussando in prima persona a diverse porte alla ricerca di un candidato sindaco che possa accontentare tutti, muovendosi con maggiore libertà senza l’etichetta del segretario di partito.
L'unica a sbilanciarsi negli ultimi giorni è stata Patrizia Riva, l’audace consigliera di minoranza che un posto nella civica allargata con ogni probabilità lo avrà. «Ci siamo quasi, se non è questa settimana sarà la prossima» le sue parole emblematiche. Non lo dice apertamente, ma la chiusura agli attuali membri della maggioranza, è pressoché totale: non c’è spazio dunque per Giuseppe Procopio, che pur con qualche mal di pancia ricopre il ruolo di vice del nemico numero uno, Massimo Panzeri.
Elezioni Merate, la segreteria del Pd resta a guardare
Se ci saranno tre liste (centro-destra, centro-sinistra e civici di Perego-Massironi) oppure un testa a testa (centro-destra e maxi lista civica) non è ancora certo, l’impressione è che alla segreteria provinciale del Pd importi relativamente il peso specifico che avrà il partito nella seconda città della provincia.
«A differenza della destra, noi non imponiamo alcun nome e non rivendichiamo alcuna poltrona - ha chiarito il segretario Manuel Tropenscovino - Crediamo che in un’elezione comunale contino più il valore delle persone che non le appartenenza a questo o quel partito. Mattia Salvioni ha condiviso con me le sue dimissioni, è un percorso che si è interrotto prima del previsto ma che è stato proficuo perché ha fatto crescere il circolo di Merate: nel progetto elettorale allargato è il primo a credere e noi siamo con lui».
Ma allargato a chi? «Non abbiamo pregiudizi, crediamo di aver intercettato un’esigenza dei meratesi e dunque di essere sulla strada giusta». Quale strada, insomma, non è dato saperlo. Ammesso che lo sappiano i diretti interessati.