Bulciago

Audizione Teva in Consiglio regionale, Piazza: “Si apre ipotesi di cessione del sito produttivo"

“Rimane la richiesta ferma di rivalutare la dismissione del sito”

Audizione Teva in Consiglio regionale, Piazza: “Si apre ipotesi di cessione del sito produttivo"
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Oggi, venerdì 5 marzo 2021,  in IV Commissione del Consiglio regionale lombardo c'è è stata l’audizione dell’azienda Tevadi Bulciago con la presenza degli enti locali e delle associazioni sindacali e datoriali coinvolti, oltre che della proprietà dell’azienda, in merito alla conseguente crisi occupazionale dovuta alla cessazione dell’attività del sito produttivo che il management dell’azienda ha annunciato lo scorso 18 febbraio.

Audizione Teva in Consiglio regionale

“L’istituzione regionale ha mostrato un’attenzione particolare verso la situazione Teva di Bulciago, convocando una seduta della IV Commissione, grazie anche all’interessamento degli esponenti lecchesi eletti in Regione” dichiara il Consigliere regionale Mauro Piazza.
“Chiedo che Regione si attivi direttamente con la Proprietà come il caso Henkel, per far sentire la propria voce anche sul piano internazionale, avendo a che fare con multinazionali che devono avere contezza che ci sono istituzioni territoriali a difesa delle aziende e del lavoro” prosegue Piazza.

Piazza: “Si apre ipotesi di cessione del sito produttivo"

“Rimane la richiesta ferma di rivalutare la dismissione del sito”- spiega il Consigliere regionale- “ma emerge la disponibilità  di cessione del plesso produttivo, possibilità su cui l'azienda ha dato conferma e il cui percorso va accompagnato dalle istituzioni “.

“Ci sarà il massimo impegno di Regione Lombardia, che sarà a fianco dei lavoratori, come sempre nelle crisi aziendali, per l'attivazione di tutti gli strumenti di ammortizzatori sociali e di reinserimento al lavoro con politiche attive e politiche di reindustrializzazione del sito produttivo in caso della conferma della volontà della società ” conclude Piazza.

Il consigliere Straniero

“Ho espresso la grave preoccupazione derivante dall’annuncio della chiusura dello stabilimento e legata sia alla perdita per l’economia del territorio, sia all’occupazione dei 109 lavoratori cui vanno sommati quelli dell’indotto”, ha commentato  alla fine dell’incontro Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd Raffaele Straniero.

“Ho chiesto anche alla società Teva se la decisione sia irrevocabile e mi è stato risposto che purtroppo lo è – fa sapere Straniero –. Tuttavia, mi sembra di poter considerare un aspetto positivo il fatto che il gruppo abbia dato la sua disponibilità alla cessione dell’azienda. Mi auguro che questa volontà sia perseguita con determinazione, sia per salvare il sito produttivo che i posti di lavoro”.

Nello stesso incontro, i sindacati territoriali hanno chiesto il sostegno delle istituzioni: “Credo che Regione Lombardia debba essere in prima fila in questa partita e voglio pensare che sicuramente lo sarà. Anche per quanto riguarda gli aspetti ambientali riferiti a un’attività così particolare e inserita in un contesto delicato come quello della nostra provincia”, conclude il consigliere Pd.

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