Cernusco-Osnago

Un manuale di percussioni per ricordare il piccolo Gioele, travolto un anno fa da un'auto

E’ stato pubblicato una settimana fa Il manuale «Il grande gioco delle percussioni», scritto dal maestro Sebastiano De Gennaro, che per diverso tempo ha seguito Gioele durante le lezioni alla scuola di musica Suzuki di Osnago e anche nel suo studio al Lissolo.

Un manuale di percussioni per ricordare il piccolo Gioele, travolto un anno fa da un'auto
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«Con il giovane Gioele Petza ho scritto questo libro che alla sua memoria è dedicato, affinché il suo grande sorriso risuoni in ogni colpo di tamburo».
E’ stato pubblicato una settimana fa il manuale «Il grande gioco delle percussioni», scritto dal maestro Sebastiano De Gennaro, che per diverso tempo ha seguito Gioele durante le lezioni alla scuola di musica Suzuki di Osnago e anche nel suo studio al Lissolo.

Un manuale per ricordare Gioele

«Il manuale è stato pubblicato dalla casa editrice Progetti sonori, che si occupa esclusivamente di didattica musicale. L’obiettivo è quello di insegnare lo studio delle percussioni classiche, come il vibrafono, lo xilofono e la marimba, creando il primo metodo italiano rivolto a bambini molto piccoli, dai 4-5 anni in su» ha spiegato il maestro.
L’idea, condivisa con la direttrice della scuola di musica Cecilia Musmeci, è arrivata proprio grazie al piccolo Gioele, travolto e ucciso nel maggio del 2021 in via degli Alpini a Merate, mentre camminava sul marciapiede con la mamma Jenny e la sorella maggiore Giorgia.
«Gioele è stato tra i primi bambini così piccoli a frequentare la scuola di musica, insieme ad un altro allievo. E’ stato con loro che è proprio scoccata la scintilla che poi mi ha portato alla stesura del manuale» ha proseguito il maestro De Gennaro, 43 anni.
Gioele aveva infatti iniziato a seguire le prime lezioni che non aveva ancora compiuto 6 anni e oltre al vibrafono, allo xilofono e alla marimba suonava anche la batteria.
«L’ultima volta che ci eravamo visti era felicissimo perché era cresciuto in altezza e finalmente il piedino arrivava al pedale del vibrafono e avevamo potuto togliere la pedana che gli avevo costruito per facilitarlo» aveva ricordato con grande affetto il maestro lo scorso anno, a pochi giorni della scomparsa del bimbo, che abitava con la famiglia a Cernusco e frequentava la 2^A alla scuola primaria Rodari.
A spronare i piccoli musicisti della scuola Suzuki non ci sarà però soltanto il nuovo manuale, ma anche due nuovi strumenti acquistati grazie ad una raccolta fondi realizzata dai genitori dei compagni di Gioele insieme a papà Massimo e mamma Jenny e con il contributo dell’associazione cernuschese «Dentro&Fuori».
«Grazie ai fondi raccolti abbiamo acquistato uno xilofono e un vibrafono da una ditta francese, che produce strumenti anche per bambini così piccoli. Questi due strumenti si aggiungono alla batteria e ad altre piccole percussioni che abbiamo già e aiuteranno tanti bambini nell’apprendimento - ha concluso il maestro - La famiglia di Gioele, con grande forza, ha saputo far confluire tutto questo dolore e realizzare qualcosa di bello».
Adesso «il grande sorriso di Gioele risuonerà in ogni colpo di tamburo», soprattutto in quelli provenienti dagli strumenti dei suoi piccoli compagni della scuola Suzuki.

Una tragedia che ha sconvolto due comunità

La tragedia che ha colpito la famiglia Petza a maggio 2021, quando Gioele, la mamma Jenny e la sorella Giorgia erano stati travolti in via degli Alpini a Merate, ha sconvolto la comunità di Cernusco, dove abitavano con papà Massimo, e anche quella di Osnago, dove il bimbo studiava musica. Tante le manifestazioni di solidarietà arrivate nel corso dei mesi, dal partecipatissimo funerale ai concerti organizzati in sua memoria.

Per l'investitore Yasir Akbar chiesti quattro anni

Intanto mercoledì il Tribunale di Lecco ha ospitato l'udienza preliminare per Yasir Akbar, il pakistano 38enne residente a Carnate che ha investito la famiglia Petza. Per l'imputato, che ha scelto il rito abbreviato, il procuratore capo di Lecco Ezio Basso ha chiesto quattro anni di reclusione, scontati di un terzo per la scelta del rito abbreviato.

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