Truffa dello specchietto: ennesimo pericoloso tentativo
La testimonianza della figlia della vittima
Fortunatamente il raggiro non è andato a segno e soprattutto la vittima non è rimasta ferita, ma cresce l'allarme dopo l'ennesimo pericoloso tentativo di truffa dello specchietto. E' successo ieri, giovedì 11 agosto 2022 tra Airuno e Brivio.
Truffa dello specchietto: ennesimo pericoloso tentativo
A raccontare pubblicamente l'accaduto in rete, con l'obiettivo di mettere in guardia tutti dai malintenzionati, è stata una olginatese, figlia della potenziale vittima della truffa dello specchietto che, dopo l'inquietante episodio, ha regolarmente sporto denuncia alle forze dell'ordine.
"Verso le 11 la macchina di mio padre che transitava all’altezza dell’Hotel due platani ad Airuno è stata colpita da un primo colpo di piombino dalla parte del passeggero e da un secondo colpo all’altezza del Pedavena a Beverate - spiega la donna - È stato inseguito da un’Audi A1 grigia metallizzata chiara con a bordo un uomo di 30/35 anni circa, che imprecava contro di lui accusandolo di avergli rovinato la macchina. Mio padre insospettito è riuscito a scappare e a denunciare il tutto ai Carabinieri".
Un copione purtroppo già visto tante, troppe volte: l'ultimo episodio risale solo a poche settimane fa a Nibionno e in quel caso un anziano era riuscito a capire il "trucco" e a mettere in fuga il malintenzionato.
Come agiscono i truffatori
Anche gli uomini della Questura di Lecco tempo fa avevano messo in guardia spigano il modus operandi dei truffatori.
"Si tratta di truffe, come capita anche nel caso di malfattori che tentano di raggirare alcune vittime con la scusa di un falso incidente automobilistico, in molti casi tentando di estorcere denaro" spiegano dalla Questura. "I malviventi sono in possesso di materiale solitamente usato per lasciare i segni sulla vettura al fine di inscenare un finto incidente. Inoltre, i soggetti si presentano con il volto truccato per essere meno riconoscibili dalle vittime.
Sostanzialmente le vittime, di solito ultrasettantenni, sono avvicinate dai malfattori mentre sono alla guida delle proprie autovetture ed improvvisamente vengono fermate dai truffatori che lamentano di essere stati urtati dall’inconsapevole utente della strada.
I malviventi, distraendo la vittima, riportano dei segni sulla loro vettura, fingendo di essere stati appena urtati. Le vittime, intimidite dai toni aggressivi dei truffatori, consegnano tutti i soldi che hanno con loro; i criminali, non contenti, costringono inoltre gli anziani, con la minaccia di gravi conseguenze giudiziarie, a farsi dare altro denaro facendolo prelevare al bancomat più vicino"