Moria di pesci nel lago di Sartirana, sopralluogo del Comune e Vigili del Fuoco al lavoro FOTO E VIDEO
Possibile che provocare la profonda alterazione dell'habitat, con la modifica dell'ecosistema, sia stato il violento temporale di lunedì sera.
Una "strage". Difficile definire altrimenti la moria di pesci nel lago di Sartirana iniziata con tutta probabilità nella tra lunedì 3 e martedì 4 agosto 2020. Un disastro ecologico che nella mattinata di oggi, mercoledì 5 agosto, ha spinto l'Amministrazione comunale di Merate a effettuare un sopralluogo per verificare cosa sia accaduto nello specchio d'acqua che si trova al centro della riserva naturale meratese.
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Moria di pesci nel lago di Sartirana, sopralluogo del Comune
Sul posto, insieme al sindaco Augusto Massimo Panzeri anche i membri della minoranza Aldo Castelli e Roberto Perego, originario proprio della frazione, ed Elena Calogero del M5S Merate e membro del Comitato Ambiente. Centinaia gli esemplari morti, carpe, lucci e non solo. Una cosa mai accaduta sino ad oggi.
Le cause
Per indagare le cause della moria al sopralluogo ha preso parte anche il professor Alberto Negri, al quale il Comune aveva affidato lo studio per la valorizzazione della Riserva. Indubbio che a uccidere tutti i pesci sia stata una carenza di ossigeno del lago. Ma da cosa può essere stata causata?
Secondo le prime rilevazioni effettuati sembra che si possa escludere l'intervento umano, nel senso che non sono stati rilevati sversamenti anomali. Possibile invece che provocare la profonda alterazione dell'habitat, con la modifica dell'ecosistema, sia stato il violento temporale di lunedì sera.
Vigili del Fuoco al lavoro
Quel che è certo è che, al momento, al lavoro, ci sono i volontari della Fipsas e i Vigili del Fuoco di Merate che hanno posizionato delle pompe per rimuovere parte dell'acqua del lago con l'obiettivo poi di reimmettene della nuova e più ossigenata.