I contagi al Frisia finiranno in Consiglio comunale
L'opposizione guidata da Aldo Castelli sottopone al sindaco una serie di quesiti importanti.
Il gruppo di minoranza Cambia Merate porta la questione dei contagi all'istituto Frisia in Consiglio comunale. Nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 8 aprile, è stata infatti protocollata un'interrogazione.
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Interrogazione sul contagio al Frisia
Ecco il testo integrale dell'interrogazione presentata dai consiglieri comunali di minoranza e che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale.
Premesso che:
• Recentemente la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto presso il Pio Albergo Trivulzio di Milano, nel quale pare siano stati registrati 70 decessi riconducibili a COVID-19 nel mese di marzo e altri 30 nella sola prima settimana di aprile.
• Secondo quanto riportato da alcuni operatori, la diffusione del contagio è stata favorita dalle gravi sottovalutazioni da parte della direzione sanitaria del presidio milanese, che ha tardato a dotare il personale di dispositivi di protezione individuale, favorendo così la trasmissione del contagio.
• In data 07 aprile anche la Regione Lombardia ha ufficializzato l’istituzione di una Commissione di indagine per verificare la situazione del Pio Albergo Trivulzio e far luce su eventuali responsabilità.
Considerato che:
• La situazione dell'Istituto Frisia di Merate è da ricondursi a quella più complessiva nel quale versa la sede centrale del Pio Albergo Trivulzio;
• Da notizie apparse sulla stampa locale e nazionale, oltre che dalle testimonianze dirette di alcuni lavoratori, infatti, il numero di ospiti e personale socio-sanitario affetto da sintomatologie compatibili a Covid-19 risulta particolarmente elevato anche nella sede meratese, così come elevati -e comunque superiori rispetto alla media degli anni precedenti-sono risultati i decessi;
• L’assenza di screening con tampone oro-faringeo non consente di annoverare formalmente tali decessi nel novero delle vittime dell’epidemia in corso.
Considerato che:
• Al pari di quanto accaduto presso la sede centrale, sembra che anche nella RSA meratese siano stati registrati ritardi nell’attivazione delle misure di tutela e protezione individuale a contrasto della diffusione del contagio, tanto che le Segreterie F.P. CGIL Lecco - CISL Monza Brianza-Lecco- UIL Fpl del Lario hanno recentemente inviato una nota a Sua Eccellenza il Prefetto di Lecco, segnalando le inadempienze della struttura.
A fronte della situazione sopra descritta e in virtù dell’importanza della struttura in oggetto per l’intero territorio meratese, gli interroganti chiedono di essere messi a conoscenza:
• a quanto ammontano i dati sui contagi e sui decessi tra gli ospiti ed il personale operante presso la struttura;
• se, nel mese di marzo, l’Amministrazione era consapevole della grave situazione di criticità in cui versava l’RSA di via don Gnocchi;
• se (e, nel caso, quando) il Sindaco o l’assessore al Welfare hanno preso contatto diretto con la Direzione Sanitaria del Frisia al fine di verificare lo stato dell’emergenza e fornire il supporto dell’Amministrazione comunale;
• quali misure sono state adottate per arginare il diffondersi del contagio sul territorio, considerando le forti interconnessioni della struttura con il resto della città (es. familiari che si recano a far visita ai propri congiunti, personale medico, assistenziale e amministrativo, ecc.);
• se l’Amministrazione è a conoscenza di analoghe situazioni di criticità, riscontrate in altre strutture per anziani presenti sul territorio di Merate;
Per la presente non è richiesta risposta scritta. In attesa di poter affrontare l’argomento nel prossimo Consiglio Comunale, si porge un cordiale saluto.
Aldo Castelli, Patrizia Riva, Gino del Boca, Alessandro Pozzi, Roberto Perego