Festa di Ca' de Rizzi, i falò nella vallata FOTOGALLERY
Per la prima volta non ci saranno le celebrazioni al santuario.
Nonostante a causa dell'emergenza Coronavirus, oggi venerdì 3 aprile 2020, non sarà possibile svolgere la festa di Ca' de Rizzi, nella serata di ieri a Pontida si sono accesi numerosi falò nel rispetto dell'antica tradizione.
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Festa di Ca' de Rizzi, i falò per la Madonna
Per la prima volta quest'anno, a causa del Coronavirus, non sarà possibile festeggiare la Madonna Addolorata al Santuario di Ca' de Rizzi a Pontida, celebrata da oltre un secolo il venerdì che precede la domenica delle Palme. I fedeli però hanno voluto comunque rispettare la tradizione accendendo nella serata di giovedì 2 aprile dei falò che hanno illuminato l'intera vallata. Quest'usanza sembrerebbe essere un segno di devozione nei confronti della Madonna e un rito propiziatorio per scacciare definitivamente l'inverno e accogliere la primavera. Quest'anno la celebrazione, vista l'emergenza che si sta vivendo, ha assunto un significato ancora più profondo.
Foto di Renato Torri
Fede e tradizione
La festa di di Ca' de Rizzi accompagna i pontidesi dal lontano 1876, anno in cui un morbo colpì le giovani spose in dolce attesa, facendone morire un gran numero. Non riuscendo a debellare la malattia con la medicina, l'allora don Gianbattista Milesi chiese alla popolazione d'impegnarsi in un voto all'Addolorata. Si decise così di organizzare ogni anno una processione, nella quale le madri e le donne portassero in dono alla Vergine un cero. Non appena il voto si svolse, l'epidemia terminò. Negli anni il culto si è rinforzato e ancora oggi, nel venerdì di Passione, si organizzano due processioni, una al mattino e una al pomeriggio e ci si ritrova per le messe al santuario.
Celebrazioni in streaming
La parrocchia di Pontida ha comunque voluto rispettare questa antica usanza e ha previsto per la giornata di oggi delle messe da seguire in streaming sul canale Youtube "Pontida-Uniti nella preghiera". Alle ore 9.30 ci sarà il Rosario, alle 10.30 la messa solenne e nel pomeriggio alle ore 16 un momento di preghiera con don Giovanni Crippa. L'abate don Giordano Rota ha chiesto ai pontidesi di recitare il Rosario in casa tenendo accesa una candela, come se fosse il cero che solitamente si porta in processione.