Coronavirus, a Brivio 23 contagiati e cinque decessi
Comunicato del sindaco Airoldi nella serata di oggi.
E' di 23 contagiati, cinque decessi, tre pazienti dimessi e 22 cittadini in sorveglianza attiva a domicilio: è questo il bilancio dell'emergenza Coronavirus a Brivio. Un bilancio che, come sempre, il sindaco Federico Airoldi ha affidato alla sua pagina Facebook.
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Il comunicato di Airoldi
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All'ora di cena di oggi, lunedì 30 marzo, il sindaco Airoldi ha fornito un lungo aggiornamento su Facebook ai cittadini di Brivio. "Inizio col chiedervi di rispettare le disposizioni che limitano la circolazione delle persone in quanto, da più parti, sono giunte segnalazioni di trasgressioni ingiustificate. Persone che si recano in casa d’altri, gruppetti di ragazzi che giocano, qualche corridore. Stare in casa per molti è un sacrificio, ma dobbiamo attenerci scrupolosamente a questa disposizione se vogliamo riconquistare prima la libertà di vivere in piena salute. Il Covid si sconfigge solo limitando i contatti interpersonali" ha affermato il primo cittadino.
I dati del contagio da Coronavirus
Quindi l'analisi dei dati: "I contagiati sono 23, i dimessi 3, i deceduti 5, i sottoposti a sorveglianza attiva 22 e quindi in diminuzione. Porgo le condoglianze alla famiglia di Paolo Mauri, già Consigliere Comunale negli anni 90’ ai tempi dell’Amministrazione Cameroni. Nelle scorse ore ho richiamato personalmente alcuni parenti degli ospiti della RSA che mi avevano contattato per chiedere informazioni sulle condizioni di salute dei loro cari. Come già anticipato, il dottor Angeli sta contattando i parenti per riferire sulle condizioni di salute ed i componenti del C.d.A. della RSA nominati dal Comune, ma senza deleghe operative, sono attivi nel monitorare la situazione e suggerire iniziative atte a migliorare le modalità di comunicazione tra ospiti e parenti. Voglio esprimere un sentito ringraziamento a tutto il personale medico, infermieristico e di servizio della nostra RSA, che in questi giorni sta lavorando con dedizione e competenza in mezzo a tante difficoltà".
Le critiche al Governo
Non manca una stoccata al Governo riguardo il tema dei buoni spesa. "Inizio dal fondo di solidarietà e dall'annuncio del Ministro delle Finanze, col quale informa che il 66% della quota spettante ad ogni comune sarà anticipata a maggio. Ebbene il fondo di solidarietà non è, come molti pensano, una somma da utilizzare per erogare buoni in denaro o altre provviste alle famiglie. Si tratta di un fondo per il finanziamento dei comuni anche con finalità di perequazione, alimentato con una quota del gettito IMU di spettanza dei comuni stessi. Sono soldi che annualmente vengono trasferiti ai comuni e che sono già integralmente impegnati con i bilanci di previsione per l’erogazione dei servizi al cittadino ed il funzionamento del comune. Quindi, anche se anticipati a maggio, non sono utilizzabili per altri scopi. L’anticipo è finalizzato a “parare il colpo” che potrebbe arrivare ai comuni a seguito del ritardato pagamento delle imposte locali da parte di imprese e cittadini. Altra cosa è l’erogazione ai comuni di una quota straordinaria una tantum, per complessivi 400 milioni di euro per i così detti “buoni spesa”. Faccio un po’ di chiarezza. L'80% delle risorse a disposizione - pari a 320 milioni - è stato ripartito in proporzione alla popolazione residente; il 20% - i restanti 80 milioni - è stato ripartito in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderato per la rispettiva popolazione. Al Comune di Brivio spettano 24.355,39 euro che, si presume, saranno disponibili nei prossimi giorni. Il Decreto prevede che i Comuni possono destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare oggetto del provvedimento anche eventuali ulteriori donazioni che riceveranno, per incrementare la cifra a disposizione".
Buoni spesa o cibo ai bisognosi?
"Potranno inoltre scegliere se emettere buoni spesa utilizzabili per l'acquisto di generi alimentari presso gli esercizi del territorio oppure se acquistare e ridistribuire come Ente cibo e prodotti di prima necessità per i bisognosi - ha aggiunto il primo cittadino - Per tale gestione l'amministrazione potrà avvalersi di partner operativi, individuati anche tra enti e volontari del terzo settore. Nei prossimi giorni decideremo come agire e quali modalità operative adottare di concerto con la Provincia, le amministrazioni comunali del territorio, le nostre Associazioni e la Parrocchia per dar continuità e rafforzare gli interventi a favore delle famiglie che sono già in atto. In questo momento la preoccupazione del Sindaco e dei suoi collaboratori è quella di garantire assistenza a chi ne ha reale necessità. Brivio e i Briviesi hanno un grande cuore ed anche questa volta, uniti, riusciremo a superare tuttele difficoltà. Domani alle 12 ci sarà un minuto di silenzio per tutte le vittime del coronavirus, partecipate anche da casa".