Contagi al Frisia, i sindacati chiedono i tamponi per i dipendenti
Duro il comunicato di Cgil, Cisl e Uil: "La situazione si incardina in una situazione delle RSA lombarde a dir poco catastrofica".
"La situazione dell’Istituto Frisia di Merate si incardina in una situazione delle RSA lombarde a dir poco catastrofica". Sono termini durissimi, quelli usati nella nota diffusa ieri, martedì 7 aprile, dalle segreterie di FP CGIL Lecco- CISL Monza Brianza-Lecco- UIL Fpl del Lario. Un comunicato congiunto che chiede senza mezzi termini di accertare eventuali inadempienze che potrebbero aver portato al picco di contagi al Coronavirus avvenuto tra operatori della struttura e ospiti.
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"Al Frisia superficialità e sottovalutazione"
"La situazione dell’Istituto Frisia di Merate si incardina in una situazione delle RSA lombarde a dir poco catastrofica - si legge nella nota - Nelle notizie riportate sia sui giornali sia dai Lavoratori, fanno emergere un quadro di innumerevoli casi di positività al COVID-19, tra il Personale addetto e tra gli Ospiti dove viene riscontrata l’assenza totale delle misure di sicurezza tramite lo screening con tampone oro-faringeo. Nessuno era evidentemente preparato ad un simile scenario, ma certamente, nonostante i ripetuti appelli a tutti livelli, da parte delle organizzazioni sindacali, anche con diffide formali presso le autorità competenti, il fenomeno della pandemia COVID-19 presso la sede del Pio albergo Trivulzio di Milano cosi come nella sede lecchese del Frisia, è stato affrontato con notevole superficialità e sottovalutazione".
I sindacati chiedono i tamponi anche a Merate
Diversi i contagiati che si contano anche nella struttura di Merate. "Questo approccio ha portato anche un gran numero di operatori in malattia con sintomatologia compatibile con il COVID-19, che costringe i colleghi rimasti in servizio ad affrontare turni massacranti. Ora la Magistratura ha aperto un’inchiesta cosi come il Ministero della salute ha inviato gli ispettori presso la sede di Milano e rivolgeranno la loro attenzione anche alla sede meratese. Il nostro auspicio che la loro azione possa far luce sulle eventuali responsabilità che, se accertate, facciano giustizia per i pazienti deceduti, le loro famiglie e gli operatori ammalati. Parere di chi scrive è quello di far attivare nell’immediatezza un protocollo operativo inequivocabile, con la presenza nella sede meratese di un Medico del Lavoro, riguardo la somministrazione dello screening tramite tampone oro-faringeo, inerente all’emergenza COVID-19 che ha coinvolto il Personale presso la struttura del Frisia, sia attualmente in servizio sia per il Personale in regime di malattia. Lo scopo dello screening è quello di poter mappare i Lavoratori e gli Ospiti della struttura, per evitare ogni forma di contagio del coronavirus tra gli stessi. E per una riammissione in servizio in piena sicurezza, dei dipendenti coinvolti. Queste Organizzazioni Sindacali ricordano che la normativa cogente individua la responsabilità datoriale per il mancato rispetto della tutela e della salute dei propri Dipendenti".