Divampa la polemica

Chiude il centro vaccinale di Olgiate, bloccati (per ora) quelli di Merate e Casatenovo

I sindaci furibondi minacciano l'esposto in Procura. Stando alla versione dei fatti di Ats, contattata per un chiarimento attraverso l'ufficio comunicazione, il numero dei pazienti sarebbe stato sovrastimato.

Chiude il centro vaccinale di Olgiate, bloccati (per ora) quelli di Merate e Casatenovo
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Il centro vaccinale di Olgiate Molgora chiuderà nel pomeriggio di oggi, mercoledì 24 marzo 2021. E i sindaci, furibondi, hanno convocato una conferenza stampa che preannuncia fuoco e fiamme nei confronti delle istituzioni sanitarie. Bloccati per assenza di dosi, per ora, anche i centri vaccinali prossimi all'apertura a Merate e Casatenovo.

Chiude Olgiate, non aprono (per ora) Merate e Casatenovo

Divampa la polemica sul tema dei vaccini in Brianza (stamattina addirittura si è creato il caos all'ospedale di Merate per le lunghe attese degli anziani sotto il sole). Dopo la decisione di Ats di frenare l'apertura dei centri vaccinali di Calolziocorte, ma anche di Merate (al centro anziani di piazza don Minzoni) e Casatenovo (all'Inrca di via Monteregio) che erano ormai in procinto di partire (per Casatenovo la data fissata era lunedì 29 marzo), è giunta la decisione di chiudere quello realizzato nella sala civica di Olgiate Molgora. Discordanti le versioni di Ats e dei sindaci.

Centro vaccinale, la versione dei fatti di Ats

La previsione era quella di vaccinare nella sala civica di Olgiate 1.200 pazienti di età superiore agli 80 anni residenti sia ad Olgiate ma anche a Calco, Brivio, Airuno, La Valletta Brianza e Santa Maria Hoè. Stando alla versione dei fatti di Ats, contattata per un chiarimento attraverso l'ufficio comunicazione, il numero dei pazienti sarebbe stato sovrastimato. "Nessun anziano rimane senza vaccino. In quei 1.200 pazienti evidentemente sono stati conteggiati anche gli allettati e altre persone che nel frattempo sono stati convocati per la somministrazione altrove".

Furibondi i sindaci

Furibondi invece i sindaci, che nel pomeriggio di oggi hanno convocato una conferenza stampa. "Oggi ci sono arrivate le ultime 60 dosi e finiremo di vaccinare i pazienti verso l'orario di pranzo - ha commentato il primo cittadino di Olgiate Giovanni Battista Bernocco - In totale abbiamo somministrato il vaccino a 500 over 80, ma siamo veramente perplessi perché ci siamo accorti noi, contattando gli anziani, che avevano già appuntamento altrove. In tanti dovranno andare al Cab di Barzanò e a Lecco, anche se secondo me non ha senso avendo aperto un punto vaccini a Olgiate che fa da riferimento per una buona fetta del territorio. Abbiamo predisposto tutto per vaccinare soltanto 4 giorni e mezzo, adesso vogliamo chiarimenti".

La minaccia di un esposto alla Procura

Particolarmente irritato il sindaco di Calco Stefano Motta, che ha sbottato anche sulla sua pagina Facebook con un post polemico. "Non esiste questa cosa, non abbiamo neanche finito tutti i vaccini che ci erano stati assegnati. Questa mattina, quando siamo andati a ritirare le dosi in ospedale, ci è stato detto: domani mattina non vi diamo i vaccini. E intanto alcuni cittadini sono stati avvisati di andare a Lecco o Barzanò. Finiamo oggi alle 13 arrivando in totale a 500 vaccinazioni. Abbiamo informato i parlamentari di ogni colore politico. Pretendiamo una spiegazione e chiediamo che venga riattivato il centro vaccinale e faremo probabilmente un esposto alla Procura della Repubblica".

"Che senso ha chiuderlo?"

"Vista la situazione mi chiedo quanto senso ci sia nel chiudere il nostro centro vaccinale che stava funzionando benissimo dopo nemmeno 5 giorni dalla sua apertura - ha commentato Efrem Brambilla, sindaco di Santa Maria Hoè - Il nostro punto ad Olgiate organizzato con la cooperativa Cosma in meno di una settimana aveva somministrato centinaia di vaccini contro il Covid, senza code e soprattutto dando un servizio vicino alle case dei nostri cittadini. Voglio tutelare al meglio la salute dei miei cittadini. Non ci arrendiamo. Facciamoci sentire!".

 

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