Silvia Sardone a Nibionno: nessuna contestazione alla presentazione del suo libro
Ad introdurre l'europarlamentare leghista il sindaco Laura Di Terlizzi, che è stata lungamente applaudita
Le polemiche che hanno preceduto la presentazione del libro dell'europarlamentare Silvia Sardone "Mai sottomessi - cronache di un'Europa islamizzata" non si sono tradotti in una contestazione. Ieri sera, martedì 30 gennaio 2024, nella salone dell'oratorio di Cibrone c'erano solo persone pronte ad ascoltare e appaludire. Mancava però il parroco, don Mario Carzaniga, che era finito al centro della polemica di Sinistra e Movimento 5 Stelle per aver concesso l'utilizzo della sala per una manifestazione "divisiva".
Silvia Sardone a Nibionno: nessuna contestazione
Ad introdurre la serata è salita sul palco il sindaco Laura Di Terlizzi, la quale ha ricordato che nello stesso salone il parroco ha ospitato poco più di un mese un evento natalizio della scuola dell'infanzia statale "dove la maggioranza dei bambini sono extracomunitari, perché la nostra parrocchia apre le porte a tutti".
Parroco che, come ha raccontato Di Terlizzi, in quell'occasione si sarebbe sentito in grande imbarazzo perché, "su indicazione delle maestre per non urtare la sensibilità dei bambini" di un'altra fede non ha neanche potuto augurare loro Buon Natale, ma soltanto Buone Feste. "Togliere a un parroco di 83 anni la possibilità di fare una benedizione a tutti è brutto" ha concluso Di Terlizzi che ha letto "tutto il libro, che difende la nostra cristianità".
Gli attacchi al sindaco per aver ospitato l'evento
Proprio per aver accolto l'europarlamentare per la presentazione del libro la sindaca è stata fatta oggetto di critiche e non solo. "Ho ricevuto attacchi inauditi: - ha rimarcato - 'Sappiamo dove sei' - 'Sappiamo dove abiti' - mi chiedo dove siamo arrivati. Questa è la sottomissione di cui parla Silvia nel suo libro". E qui sono scrosciati gli applasi del pubblico presente, un centinaio scarso di persone. Fra i presenti il segretario provinciale della Lega Daniele Butti, insieme a diversi leghisti e amministratori del centrodestra giunti anche da altri centri del territorio. A dibattito iniziato è arrivato anche Antonio Rossi, già assessore e sottosegretario in Regione e oggi impegnato nelle Fondazione Milano Cortina in vista delle Olimpiadi Invernali 2026. Il suo arrivo in sala è stato salutato con calore dall'onorevole Sardone.
Di Terlizzi ha quindi concluso il suo intervento ricordando le varie iniziative promosse con e per gli stranieri residenti in paese. "Quando accolgo i profughi di tutte le religioni mi sento garante della democrazia, partendo però da un presupposto fondamentale, ovvero quell’articolo 21 della Costituzione che sancisce la libertà di pensiero".
La sindaco di Nibionno ha quindi dato il benvenuto a Sardone, assicurando che saranno benvenuti tutti coloro che "vorranno venire dopo di lei, a patto che le cose siano fatte con rispetto ed educazione".
L'europarlamentare: "Mi aspettavo i contestatori"
"E' la prima volta - ha esordito Sardone - che vengo contestata prima della presentazione del libro. Ma dove farlo se non in un oratorio, visto che le nostre radici sono cristiane?". L'europarlamentare ha detto anche si espettava contestatori, "ma la contestazione non c'è stata e quindi non so se sentirmi ferita o amareggiata" (sorridendo).
Ha quindi ricordato le sue battaglie contro il velo islamico, "simbolo di sottomissione", con anche il video del suo intervento sul tema a Bruxelles. Ha ricordato le minacce che riceve periodicamente. Da un più sobrio "Sappiamo dove abiti" fino a "Ti taglio la gola" "Spero ti venga un cancro".
Quindi ha trasmesso un video su Saman per introdurre il tema della sottomissione delle donne isalmiche - "spesso non possono lavorare e non possono neanche imparare la lingua del Paese che le ospita" - e un altro video su un quartiere di Birmingham popolato praticamente solo da islamici (oltre il 70% dei residenti).
Non si è trattato insommma di una serata in cui l'eurodeputata ha ripercorso i contenuti del libro scritto con il giornalista del quotidiano Libero Massimo Sanvito, ma piuttosto di un incontro in cui l'onorevole leghista ha saputo sviluppare i temi che più le stanno a cuore, trattati peraltro anche nel volume che al termine qualcuno dei presenti si è fatto autografare.
La differenza tra integrazione e inclusione
Sul finire della serata Sardone, rispondendo a una domanda del sindaco, ha sottolineato come "a scuola oggi non si parla più di integrazione degli stranieri, ma di inclusione. Integrazione vuol dire che io mi inserisco. Inclusione vuol dire che io ho un cerchio e lo allargo. Se una persona viene in Italia la cultura di riferimento è la nostra, deve essere la nostra. Non è possibile che dopo dieci anni trascorsi nel nostro Paese ancora non si sappia la nostra lingua".
E ancora: "Il libro vuole smuovere le nostre coscienze. Oriana Fallaci diceva che tacere è una colpa e parlare è un obbligo. Il mio scopo non è vendere tante copie del libro ma fare passare determinati messaggi, perché questo libro è a tutela di quello che siamo noi".