Riqualificazione della cava, all'opera 42 studenti del Poli
Dopo il sopralluogo, gli universitari svilupperanno soluzioni innovative per il sito, che verranno valutate dalla Vitali
Quarantadue giubbotti catarifrangenti hanno punteggiato di giallo il grigio della cava di Calusco d’Adda nella giornata di oggi, mercoledì 28 settembre. Come risportano i colleghi di PrimaBergamo, erano gli studenti del Politecnico di Milano, approdati in provincia di Bergamo per un primo sopralluogo all’area del polo estrattivo. È questo il primo passo di un progetto di riqualificazione della cava che nasce dalla collaborazione tra Vitali Spa, che gestisce la cava, e il Politecnico di Milano, come parte del laboratorio semestrale “Advanced landscape design studio”.
I 42 studenti parteciperanno al progetto di riqualificazione della cava
Sono 42 gli studenti del corso internazionale in lingua inglese di laurea magistrale di Architettura sostenibile e progetto del paesaggio, che, guidati dal professore e architetto Paolo Belloni, parteciperanno al progetto. Il sopralluogo è servito a raccogliere informazioni e avere la percezione reale del territorio dove sorge l’insediamento, particolarmente emblematico dal punto di vista paesaggistico e storico.
Un bacino di storia
A Porto d’Adda, nel 1898, venne costruita la prima centrale idroelettrica d’Europa, ma non solo, questi sono anche luoghi di studi Leonardiani. Dopotutto, il fiume Adda è da sempre un elemento naturale di particolare impatto per il territorio. Fin dai tempi antichi, il suo corso è stato sede eletta per insediamenti produttivi, grazie anche alla creazione di un sistema di chiuse e canali per la navigazione. Per gli studenti, la giornata è stata anche occasione di visita ai diversi luoghi del territorio e ha permesso loro di vedere come insediamenti produttivi costruiti dall’uomo siano stati capaci di inserirsi in modo più o meno armonico all’interno del paesaggio.
Sviluppo di progetti e riqualificazione della cava
Divisi in piccoli gruppi, gli studenti sono ora chiamati a sviluppare progetti di riqualificazione che comprendano non solo la mitigazione dell’impatto ambientale della cava sull’area circostante, ma anche l’ideazione di progetti che rispondano all’esigenza paesaggistica e capaci di integrarsi nel contesto. Soluzioni alternative che dovranno essere in linea con le nuove esigenze di sostenibilità ambientale intese sia come impatto sulla natura e risparmio energetico ma anche votate all’ inclusione sociale. I quindici lavori prodotti garantiranno altrettanti output e soluzioni innovative per il recupero e la trasformazione del luogo e diventeranno spunto per soluzioni compatibili con il territorio che il gruppo Vitali prenderà in considerazione per la riqualificazione dell’insediamento.
Le parole di Luca Vitali, direttore generale di Vitali Spa
Luca Vitali, direttore generale di Vitali Spa, ha dichiarato: «La collaborazione con il Politecnico di Milano ci permetterà di apportare valore aggiunto alla nostra attività, contraddistinta dall’impegno costante nella tutela di tutte le risorse, le materie prime, l’ambiente e le comunità circostanti. L’auspicio è che dalle varie proposte possa nascere qualcosa di concreto da mettere in atto per la riqualificazione dell’area della cava e del paesaggio circostante».
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