Il "no" dei residenti

Nuovo ponte, il Comitato: “Criticità gravi, Rfi ci ascolti”

Le osservazioni del Comitato per la Tutela e la Valorizzazione del Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi sul progetto del nuovo ponte

Nuovo ponte, il Comitato: “Criticità gravi, Rfi ci ascolti”

Sul progetto del nuovo ponte tra Paderno d’Adda e Calusco d’Adda il Comitato per la Tutela e la Valorizzazione del Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi presenta le sue osservazioni e chiede a Rfi un confronto.

Nuovo ponte, il Comitato: “Criticità gravi, Rfi ci ascolti”

Di seguito il comunicato diffuso:

Il Comitato per la Tutela e la Valorizzazione del Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi annuncia la pubblicazione, sul sito ufficiale del Dibattito Pubblico di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), delle proprie osservazioni al Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP) relativo al nuovo ponte sull’Adda.

Il testo, frutto di un’approfondita analisi tecnica e giuridica, è stato elaborato per contribuire in modo costruttivo alla realizzazione di un’infrastruttura sostenibile, partecipata e rispettosa del territorio.

Il Comitato, formato da oltre settanta cittadini residenti nel quartiere e in altri comuni dell’Isola bergamasca e del lecchese, è intervenuto nel Dibattito Pubblico con l’obiettivo di tutelare i diritti della comunità e il patrimonio storico-paesaggistico.

Nelle osservazioni vengono segnalate lacune rilevanti nel DocFAP:

– Mancherebbero infatti studi completi sugli impatti sanitari e ambientali, comprese le valutazioni su inquinamento, rumore e vibrazioni;

– Le analisi del rischio idrogeologico risultano carenti e contraddittorie rispetto alle rilevazioni ISPRA pubblicate a luglio 2025 che hanno confermato la presenza di un imponente fronte di frana sul lato lecchese in corrispondenza di quelle che dovrebbero essere le fondamenta del nuovo ponte nella proposta sub 1;

– Inoltre il confronto tra le alternative progettuali non risulta approfondito avendo escluso in partenza l’ipotesi di ristrutturazione del ponte esistente o la possibilità di varianti più a sud; non è stata condotta alcuna valutazione paesaggistica, né è stata coinvolta a dovere la Soprintendenza; le previsioni di abbattimento di immobili privati, fino a quattordici unità, non sono accompagnate da un’adeguata analisi socioeconomica;

– Il progetto, infine, non apparirebbe allineato con alcune normative europee, in particolare per quanto riguarda la valutazione di incidenza ambientale e la pianificazione della resilienza climatica.

Il Comitato ribadisce di non opporsi al potenziamento della rete ferroviaria, ma di chiedere una revisione delle ipotesi progettuali affinché siano garantiti il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini, la salvaguardia del ponte storico e della Valle dell’Adda e una partecipazione democratica reale.

In questa prospettiva, invita RFI a rivedere tutte le ipotesi alla luce delle valutazioni di ISPRA sulle frane presenti e a valutare scenari alternativi meno impattanti, eventualmente spostando l’attraversamento molto più a sud e adottando tecnologie costruttive innovative.

Richiede inoltre il coinvolgimento di esperti indipendenti per approfondire le criticità emerse e un rafforzamento della trasparenza e della concertazione con istituzioni e comunità locali.

“Un’opera pubblica deve nascere dall’ascolto e dal rispetto delle comunità che la vivranno. Solo così si costruisce un’infrastruttura sostenibile, utile e condivisa”.

Walter Previtali, Presidente del Comitato per la Tutela e la Valorizzazione del Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi