Nuovo caso di Dengue, dopo Imbersago tocca a Besana
Iniziato ieri, venerdì 8 settembre, un intervento straordinario di disinfestazione
Nuovo caso di febbre Dengue. Dopo il caso di Imbersago, tocca a Besana in Brianza. Ieri sera, venerdì 8 settembre 2023, il sindaco Emanuele Pozzoli ne ha dato comunicazione ai cittadini con un videomessaggio pubblicato sui canali social del Comune. Poco dopo aver firmato l'ordinanza con la quale il primo cittadino ha disposto un intervento di disinfestazione straordinaria, come raccontano i colleghi di primamonza.it.
Caso sospetto a Villa Raverio
Secondo quanto comunicato al Comune da Ats Brianza, è stato individuato un caso sospetto di Dengue nella frazione di Villa Raverio; si tratta di una persona "che è risultata domiciliata durante il periodo di contagiosità in via san Carlo - si legge nell'ordinanza - ma proveniente dall’estero ove si presume abbia acquisito la sospetta infezione da Zanzara Aedes infetta".
I casi aumentano
Un primo caso è stato segnalato a Imbersago, dove il sindaco Fabio Vergani ha già fatto partire la disinfestazione, ma anche a Valmadrera e Olginate nel Lecchese, e a Seregno e Arcore nel Monzese. Proprio a Seregno un uomo è morto proprio a causa della zanzara del West Nile.
Come si manifesta il virus
Stando a quanto riferisce ufficialmente l'Istituto superiore di sanità, il virus Dengue circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus.
Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.