Elezioni Merate, il sindaco Panzeri corteggia... il suo vice
Il rischio è che Giuseppe Procopio finisca per cedere alle lusinghe della terza lista di Dario Perego
San Valentino è passato, ma anche sui tavoli in cui si gioca il futuro di Merate sono in corso... corteggiamenti. Ed è proprio dalla tavola imbandita di un ristorante che il centrodestra sta cercando di risolvere la «noia» più grande: convincere il vicesindaco uscente Giuseppe Procopio a ricandidarsi con il gruppo di Più Prospettiva e non cedere alle lusinghe di altre formazioni politiche.
Un corteggiamento avanzato in prima persona dal sindaco Massimo Panzeri, disposto a lasciare da parte le ruggini pur di non rinunciare a una pedina così importante del suo scacchiere.
Elezioni Merate, Panzeri prova a convincere Procopio
I due sono andati a cena insieme la scorsa settimana e il tema è stato proprio quello delle elezioni. Il nostro vignettista Giovanni Beduschi, evocando la famosa scena di «Lilly e il vagabondo», li ha immaginati in un momento di tenerezza nella foto in evidenza di questo articolo, rappresentando metaforicamente un possibile riavvicinamento tra i due. E’ lo stesso primo cittadino a riderci su: «Siamo andati a cena, lo sto corteggiando... Come ho sempre sostenuto e ribadisco, per me continua a far parte della squadra. Spero solo non si faccia lusingare da qualcun altro».
E’ praticamente certo che Panzeri si sia ritrovato a dover dare delle spiegazioni per placare i mal di pancia di Procopio. E’ noto infatti che il vicesindaco non abbia mai accettato il fatto che la Lega e Fratelli d’Italia abbiano avviato le trattative escludendolo nella prima fase. Lo ha confermato lo stesso Panzeri: «Incontrare delle persone non significa escluderne delle altre» ha però precisato.
E’ un dato però che ancora, a parte quello di un ristorante, Procopio con il suo Noi Moderati al tavolo con gli altri partiti non si sia seduto (per le stesse ragioni, anche Forza Italia starebbe pensando di rinnegare l’alleanza e accasarsi con la terza lista di Dario Perego). Il sindaco Panzeri però predica calma. «Non abbiamo ansie, il cammino è ancora lungo e in questo momento stiamo lavorando nel silenzio – ha sottolineato – Da un lato facciamo parlare i fatti, visto che l’azione amministrativa è tutt’altro che ferma. Personalmente sono molto concentrato sul raggiungimento degli ultimi obiettivi e sono convinto che questo conti molto più degli slogan. Dall’altro, stiamo sicuramente lavorando alla definizione della lista e non escludo che saremo in grado di presentarla già nelle prossime settimane». Sarà un ingresso sulla scena delle elezioni «progressivo», ha aggiunto il primo cittadino.
Panzeri negli ultimi tempi si è mostrato piuttosto convinto che Più Prospettiva, ricandidando buona parte dell’attuale maggioranza, possa concedere il bis alle urne come cinque anni fa. Sicurezza che non sembra scalfire nemmeno la possibilità – sempre più solida – che tra gli avversari ci sarà anche una terza lista che potrebbe pescare voti proprio dal «suo» centrodestra, così come i flirt tra l’ex sindaco Perego, Procopio, Forza Italia e l’ex assessore della sua maggioranza Andrea Robbiani.
«Non importa che ci siano tre, quattro liste o ex sindaci in campo – ha spiegato Panzeri – I cittadini giudicheranno anche sulla base di quello che è stato fatto in passato, oltre che sulle proposte per il futuro. Sono convinto che questa maggioranza lasci una città migliorata sotto gli aspetti viabilistici, strutturali e dei servizi. Abbiamo fatto tanto ma non tutto e proprio per questo il nostro intento è quello di proseguire, chiedendo ai cittadini di rinnovare la fiducia nei nostri confronti».
Non lo spaventa più di tanto la presenza di una terza lista perché convinto che su alcune proposte l’idea migliore sia la sua. «Qualcuno proporrà di riportare il Municipio in Villa Confalonieri. Chiaramente per noi questa è un’idea poco lungimirante oltre che di difficilissima attuazione».
Su Robbiani, infine, Panzeri sfodera l’arma del sarcasmo. «L’ultimo ricordo che ho di lui è mentre presentava la mozione sull’ospedale in un bar, accanto a Mattia Salvioni, mozione che peraltro ha rivendicato di aver scritto per il Pd...».
Alberto Secci