Cercare l'oro nell'Adda è vietato: l'intervento del Parco
Chi lo scorso weekend lo ha raccolto del fiume a Paderno, ovviamente in buona fede sotto la guida del custode dell'Addolorata Fiorenzo Mandelli, ha infranto le norme del parco naturale: "Ove consentita, tale attività, richiede autorizzazioni"

Il Parco bacchetta i cercatori d'oro nell'Adda: "La ricerca e raccolta di minerali è vietata".
La notizia dell'attività organizzata dal custode della chiesina dell'Addolorata a Paderno d'Adda Fiorenzo Mandelli, che lo scorso fine settimana aveva coinvolto alcuni turisti e visitatori a setacciare le acque del fiume alla ricerca di scaglie e piccole pepite, si è trasformata in un rimprovero verso chi ha compiuto questa pratica, ovviamente in totale buona fede.
Vietato cercare l'oro nell'Adda
"Nel territorio del Parco naturale Adda Nord la ricerca e raccolta di minerali, come anche di fossili, è vietata, se non per motivi di ricerca scientifica, autorizzata dall'ente gestore - si legge nell'avviso pubblicato dall'ente con sede a Trezzo - Una norma che intende garantire il rispetto delle caratteristiche naturali e paesistiche, evitando di compromettere la salvaguardia degli habitat e della fauna protetta".

Insomma il vulcanico Fiorenzo Mandelli, uno dei personaggi che hanno in assoluto più a cuore le sponde dell'Adda, la loro fruizione turistica e la divulgazione culturale dei suoi luoghi, pensando di attirare visitatori grazie a questa pratica divertente, ha finito per beccarsi una tiratina d'orecchi.
"Nel noto film La febbre dell’oro - aveva raccontato Mandelli raccontando l'esperienza dello scorso fine settimana - è il sogno di questi cercatori d’oro, che rievocano un po' le imprese e i personaggi del Far West o Charlie Chaplin. Proprio dietro la chiesetta di Santa Maria Addolorata inizia il tratto roccioso leonardesco. Le ricerche sulle sponde dell’Adda sono favorite dal basso livello del fiume di questo periodo. I cercatori d’oro, cercano luoghi appartati. Una volta posizionati prendono la loro batea (termine tecnico della «padella» usata dai cercatori) e la immergono nell’acqua dell’Adda iniziando a setacciare il greto, e poi con la canaletta (attrezzo di legno o metallo scanalato) iniziano a filtrare il materiale alla ricerca di qualche pagliuzza d’oro. Un lavoro pesante, ma alla fine di una giornata trascorsa all’aria aperta, a volte i risultati arrivano. Questa volta hanno avuto fortuna!".

Insomma, l'oro nell'Adda c'è, anche se non in grandi quantità. Ma non lo si può portare a casa. Lezione imparata.