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Alzaia dell'Adda, due anni per la riapertura

La preoccupazione di Luigi Gasparini, direttore della cooperativa che gestisce lo Stallazzo a Paderno

Alzaia dell'Adda, due anni per la riapertura
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Due anni senza alzaia dell'Adda a Paderno. Si prospettano tempi bui per lo Stallazzo, ristoro a ridosso del fiume gravemente colpito dalla frana che, nello scorso mese di maggio, ha interrotto la strada ciclopedonale che costeggia il fiume.

«Da settimane stiamo cercando di intercedere presso le varie autorità e, dopo aver chiesto notizie concrete per conoscere le tempistiche per il ripristino della circolazione, negli ultimi giorni siamo stati informati che si stima uno stop di un paio d’anni», ha esordito il direttore del ristoro ed ex presidente della cooperativa «Solleva» – ente che ha in gestione la struttura – Luigi Gasparini.

Alzaia dell'Adda, la riapertura va per le lunghe

Luigi Gasparini davanti alle telecamere

Lo stesso direttore, in cerca di sostegno, ha recentemente portato la propria battaglia sul piccolo schermo, tramite un’intervista rilasciata al Tg3. «Ho voluto scrivere anche al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin  e abbiamo cercato di attivare numerosi Enti preposti fin da subito, perché siamo decisamente preoccupati dal protrarsi di questa situazione».

Situazione che, dato il lungo periodo di chiusura a cui l’alzaia sembra essere destinata ad andare incontro, rischia di mettere in serio pericolo il futuro del ristoro e dell’intera cooperativa.  «Già dai primi giorni abbiamo prospettato un serio rischio per la nostra attività. Le perdite attualmente si aggirano intorno all’80% e due anni, con questo andamento, non sono sostenibili».

Un serio problema per una realtà che si occupa, tra le altre cose, di reinserimento all’interno del mondo del lavoro di soggetti svantaggiati. «Abbiamo chiesto sostegni concreti, lo Stallazzo va mantenuto in vita perché unico punto di presidio e soccorso - ha rimarcato il noto volontario - Abbiamo a disposizione un defibrillatore, abbiamo un punto per la riparazione delle biciclette e anche la possibilità di avere un punto di accesso con l’elicottero».

Al centro Eleonora Lavelli, a sinistra la presidente di Solleva Erika Maria Grandi, a destra Luigi Gasparini

Tutti servizi indispensabili a garantire la sicurezza dei molti turisti che frequentano l’Adda e che rischierebbero di venir meno senza la presenza del ristoro e dei volontari che, ormai da anni, lo gestiscono con impegno. Volontari che, inoltre, non si sono arresi davanti alle difficoltà allestendo anzi una serie di eventi utili ad attrarre clienti. Anche in questo caso, però, il ristoro ha dovuto combattere contro i capricci del meteo che hanno costretto a sospendere l’atteso concerto della nota band «I Luf», inizialmente in programma per lo scorso 19 luglio.

«Gli eventi continueranno e recentemente sono stati installati dai volontari della Pro Loco di Cornate d’Adda alcuni cartelli informativi utili ad indicare i percorsi alternativi per poterci raggiungere aggirando la frana» ha concluso.

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