Coronavirus

Raddoppiati, in una settimana, gli studenti lecchesi in quarantena

Secondo gli ultimi dati ufficiali sono infatti 204 i bimbi e i ragazzi a casa da scuola a causa del Covid

Raddoppiati, in una settimana, gli studenti lecchesi in quarantena
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Sono raddoppiati, nel giro di una settimana, gli studenti lecchesi in quarantena. Cala invece il numero degli insegnati in isolamento.

Raddoppiati, in una settimana, gli studenti lecchesi in quarantena

Secondo gli ultimi dati ufficiali sono infatti 204 i bimbi e i ragazzi a casa da scuola a causa del Covid, 103 in più rispetto all'aggiornamento del 4 novembre scorso.  In particolare in isolamento ci sono una bolla di nido/ infanzia,  due classi delle scuole elementari, quattro delle medie e tre delle superiori. Passano invece da 6 a uno gli insegnati contagiati e come la settimana scorsa si tratta di un docente di una scuola d'infanzia.

A livello regionale l’ottava settimana di rilevazione mostra un andamento dei contagi in crescita su tutte la fasce d’età, ad eccezione delle fasce 3-5 anni e 11-13 anni. Si conferma l’interessamento prevalente della classe d’età 6-10 anni sia per frequenza assoluta di casi che per tassi di incidenza.

 

Le nuove regole sulla quarantena scolastica

Da questa settimana, e precisamente da lunedì 8 novembre 2021, sono entrate in vigore le nuove regole, che uniformano il panorama nazionale.  Il documento redatto da Istituto superiore di Sanità, Regioni e Ministeri di Salute e Istruzione è stato inviato agli istituti.

La novità principale sarà la sorveglianza con testing. Cosa significa? Che non appena sarà scoperto il contatto con un positivo scatteranno i test su compagni di classe e docenti vaccinati. In caso di negatività potranno continuare tutti ad andare in classe e ripetere il tampone dopo cinque giorni.  Gli insegnanti non vaccinati dovranno invece osservare dieci giorni di quarantena con tampone all'inizio e alla fine del periodo di isolamento.

Cosa succede con  più positivi

In caso di un secondo positivo, studenti e insegnanti non vaccinati dovranno fare dieci giorni di quarantena, al termine dei quali servirà un tampone negativo per rientrare a scuola. Per gli altri (compresi i negativizzati negli ultimi sei mesi) stesso procedimento della sorveglianza con testing.

Chi interviene

Nella bozza del nuovo protocollo si prescrive che, se la Asl non può intervenire tempestivamente, è il dirigente scolastico insieme al referente Covid a dover individuare i possibili  contatti scolastici  del caso positivo e a prescrivere le misure, seguendo le indicazioni contenute nel documento.

Regole diverse per asili, elementari e prima media

Quanto detto vale per gli studenti delle seconde e terze medie e delle superiori, cioè per gli over 12 (dato che sotto questa soglia di età non è ancora prevista la vaccinazione).

Gli educatori che hanno svolto attività in presenza nella sezione del bambino positivo dovranno osservare il periodo di quarantena che varia da sette giorni (per i vaccinati) a dieci giorni (per i non vaccinati). Anche loro dovranno fare un tampone dopo l’isolamento.

 

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