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Il rivoluzionario ventilatore per malati Covid-19 funziona

Il professor Galbiati spiega questo miracolo “made in Brianza” e la decisione di realizzare un progetto “open source"

Il rivoluzionario ventilatore per malati Covid-19 funziona
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La straordinaria invenzione destinata a rivoluzionare i respiratori delle Terapie intensive è diventata realtà.  Il nuovo ventilatore meccanico messo a punto per i malati Covid-19 da un team di scienziati e ricercatori internazionali, coordinati dal professor Cristiano Galbiati, ha superato tutti i test. I primi dieci pezzi prototipali pre-clinici sono in funzione alla Elemaster di Lomagna, al San Gerardo di Monza, tre sono stati inviati negli States e in Canada mentre i restanti cinque distribuiti tra Italia, Francia e Spagna. Il protagonista di questo autentico miracolo, come è noto, è il professor Cristiano Galbiati, docente di Fisica alla Princeton University (New Jersey) e al GSSI Gran Sasso Science Institute, originario di Casatenovo che in sole tre settimane ha coinvolto un centinaio di ricercatori tra cui il Premio Nobel per la Fisica del 2015 Art McDonald, provenienti da molte Istituzioni scientifiche.

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Il Milano Ventilatore Meccanico non è più solo un disegno di progetto ma una macchina pronta all’uso. Soddisfatto di questo straordinario lavoro svolto in sole tre settimane?

“Si, molto. Dopo i test e la fase di prototipazione la prima unità seriale è stata consegnata mercoledì scorso all’ospedale San Gerardo di Monza - ci ha risposto il professore di Casatenovo - Non si tratta più di un esperimento, siamo in attesa di ottenere la certificazione internazionale UEA e soprattutto siamo  pronti per andare in produzione”.

Come è stato possibile questo miracolo?

“La rapidità di esecuzione si deve all’aiuto di decine di ricercatori dei più grandi laboratori di fisica e delle università di Italia, Canada, Stati Uniti, Francia, Spagna, Regno Unito, Polonia e Germania. Tutti abbiamo lavorato notte e giorno, “fianco a fianco” collegati via internet. Nel momento del nostro massimo, la solidarietà che non abbiamo ricevuto dai Paesi del Nord Europa a livello finanziario ed economico, si è resa concreta sul piano tecnico e scientifico. Questo gruppo ha sviluppato un ventilatore la cui costruzione richiede solo pochi pezzi disponibili in grande quantità perché sia replicato a breve in decine di migliaia di unità a costi molto contenuti. Questo è possibile perché il disegno è “open source”, non brevettabile, già disponibile sul nostro sito e replicabile ovunque da chiunque ne abbia le capacità”.

Chi deve ringraziare per questo grande lavoro?

“Innanzitutto il cuore generoso di un imprenditore brianzolo come Gabriele Cogliati, presidente del Gruppo Elemaster di Lomagna, che ha guidato una filiera di imprese lombarde che comprende anche AZ Pneumatic di Misinto, Saturn Magnetic di Besana Brianza, Bel Power di Camparada e Camozzi di Brescia”.

Adesso avete lanciato una raccolta fondi - attraverso la piattaforma www.gofundme.com/f/emmeviemme e attraverso il vostro sito mvm.care - Perché?

“Per partire a costruire le macchine abbiamo bisogno di tutti voi, cittadini e imprenditori lombardi e italiani. Abbiamo bisogno di 30 milioni di euro necessari per produrre le prime 10.000 macchine per i nostri ospedali. Con questo quantitativo pensiamo di soddisfare tutta la domanda italiana e di avere qualche centinaio di MVM da donare anche agli ospedali delle missioni estere dei padri salesiani e gesuiti che ci hanno chiamato perché loro stanno entrando adesso in questa drammatica pandemia e non hanno le nostre strutture sanitarie. Sono richieste che sono arrivate da Bolivia, Ecuador e altri Paesi in via di sviluppo”.

L’intervista integrale  si può leggere sul Giornale di Merate, in edicola da martedì 21 aprile .  Da pc c’è anche la versione sfogliabile (CLICCA QUI)

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