Pontida

Coronavirus, attivo il sostegno a distanza del Centro autismo

Fondamentale in questo periodo è il supporto delle famiglie.

Coronavirus, attivo il sostegno a distanza del Centro autismo
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Il Centro autismo d Pontida ha aperto i battenti nel febbraio 2019, frutto di un duro lavoro tra varie realtà territoriali, con l'obiettivo di offrire un servizio per gli utenti con autismo dell'ambito territoriale Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino. Da inizio 2020, sino alla fine di maggio, Azienda Isola ha dato in gestione la struttura alla cooperativa Il Segno, volendo favorire l' inclusione sociale degli utenti in ambito socio-occupazionale.

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Attivo il sostegno a distanza per i ragazzi del Centro autismo

La chiusura improvvisa dello spazio sperimentale ha certamente scombussolato i ritmi di vita e le abitudini dei ragazzi che lo frequentano. Per garantire loro un sostegno anche durante questo difficile periodo di emergenza, la cooperativa Il Segno, con il coordinamento da parte di Azienda Isola con la dottoressa Cristina Fumagalli, responsabile dell'area fragilità, sta provvedendo a seguirli tramite attività a distanza. Le due realtà sono in costante contatto per monitorare e confrontarsi in merito a questa modalità.

"Siamo in contatto con gli utenti tramite videochiamate - ha spiegato Anna Mascheroni, responsabile del centro per la cooperativa il Segno - Questa modalità di comunicazione risulta più rassicurante rispetto a quella in cui l'operatore si reca a casa dell'utente con la mascherina, che in qualche modo lo spaventa. Gli educatori sono 2 per 4 ragazzi di circa 20 anni, ai quali vengono proposte attività che tengono conto degli interessi personali e del clima di attesa che stiamo vivendo, nell'ottica di un ritorno alla normalità".

Il concetto chiave è la continuità: ciò che veniva svolto all'interno dello spazio sperimentale lo si può proseguire tra le mura domestiche e verrà poi ripreso una volta che il centro riaprirà.

"Lo scorso febbraio - ha aggiunto la coordinatrice - abbiamo comprato alcune piantine da mettere nel nostro orto e ora da casa c'è chi sta creando schede sui prodotti, schede tecniche sugli attrezzi da lavoro. Un ragazzo che frequenta la scuola alberghiera, per esercitarsi, cucina in diretta con un nostro educatore. Infine, un altro utente scriveva un diario e ora da casa l'ha recuperato e sarà un'importante testimonianza di questo periodo".

Supporto da parte delle famiglie

Nella situazione di emergenza che si sta vivendo, il contesto familiare ha un'importanza fondamentale e la continua e proficua collaborazione con gli educatori svolge un ruolo chiave per il benessere dei ragazzi con disabilità.

"Le famiglie stanno lavorando molto bene e ci supportano - ha spiegato, infine, la coordinatrice - I ragazzi hanno avuto diverse reazioni alla chiusura improvvisa del centro e stanno convivendo tutti i giorni con gli stati d'animo di noia, paura e fatica".

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