Gesto commovente

Cernusco: un ciliegio per ricordare il piccolo Gioele

I bambini della scuola primaria hanno voluto omaggiare il loro compagno

Cernusco: un ciliegio per ricordare il piccolo Gioele
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Giovedì 27 Maggio alle ore 15 nel cortile antistante il plesso della scuola primaria  “G. Rodari”  dell’IC “A. Bonfanti e A. Valagussa” di Cernusco Lombardone è stato piantato un albero di ciliegio per ricordare il piccolo Gioele Petza, scomparso in seguito di un tragico incidente stradale.

Cernusco: un ciliegio per ricordare il piccolo Gioele

L’idea è partita dai compagni  della classe IIA i quali hanno espresso ai loro insegnanti il desiderio di piantare un albero di ciliegio  nel giardino della scuola, non solo  perché il ciliegio è una pianta che fruttifica a Maggio (il mese in cui purtroppo Gioele è volato in cielo)  ma anche perché le ultime tre lettere della parola cilieGIO  corrispondono al nome con il quale Gioele veniva solitamente chiamato.

L’idea è stata accolta e sostenuta dal sindaco del Comune di Cernusco Lombardone Giovanna de Capitani che insieme al sindaco di Merate Massimo Panzeri, ai genitori del piccolo, ai docenti e alla dirigente scolastica Francesca Anna Maria Alesci hanno partecipato all’evento.

Il commento della dirigente scolastica

"Sono stati gli stessi bambini a piantare l’albero insieme ai loro docenti. Dopo la piantumazione, i piccoli  si sono simbolicamente stretti intorno a Giole  ponendo attorno all’albero un sasso che insieme ai loro insegnanti avevano pitturato nei giorni precedenti. Successivamente, raccolti intorno all’albero, hanno letto passi del libro “L’albero dei ricordi” di Britta Teckentrup - ha spiegato la dirigente scolastica Francesca Anna Maria Alesci -  Piantare un albero è un  gesto è carico di significati per chi ha condiviso molto con Gioele: porta con sé sentimenti quali la cura, l’empatia e certamente un profondo senso di perdita, poiché non passerà giorno in cui, entrando in classe, i compagni e i docenti non  sentiranno la mancanza di Gioele".

"Gioele era il ritratto del buonumore"

"L’albero racconta infatti una storia di forza e solidità, quella delle radici, e di aspirazione ed elevazione, quella dei rami che si stagliano nel cielo. Gioele era proprio così. Sapeva guardare lontano, aveva speranze e ambizioni, ma era anche forte e coraggioso. Gioele era il ritratto del buonumore. Sempre sorridente e spiritoso riusciva ad infondere forza a tutti e ad aiutare tutti.  Aveva una grande voglia di vivere - ha raccontato la dirigente -  La comunità deve sentirsi  onorata  di aver conosciuto un bambino così allegro e positivo, un esempio da seguire. Ogni mattina, entrando a scuola, con la testa persa dietro a mille pensieri, si avrà l’opportunità di mantenere vivo il ricordo di un bambino meraviglioso. Il  pensiero si eleverà  proprio come i rami del ciliegio si innalzano nel cielo. I compagni di classe, che avranno cura del ciliegio, manterranno nel tempo il ricordo del loro piccolo amico".

Il passo di "L'albero dei ricordi"

Gli animali parlarono di volpe tutta la notte. E, al mattino, la piantina era ormai diventata un alberello. Gli animali lo videro e si resero conto che Volpe faceva ancora parte di loro. Nel corso dei giorni, delle settimane e dei mesi che seguirono, gli animali ricordarono molte altre storie su Volpe. Il peso nei loro cuori si alleggerì. Più ripensavano a lei, più l’albero cresceva e si faceva bello, finché diventò l’albero più alto del bosco. Un albero fatto di ricordi e pieno di amore”.

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