Coronavirus: consegne a domicilio? I chiarimenti della Prefettura
Le consegne a casa dei generi non di prima necessità sono concesse?
A causa della emergenza Corinavirus ricevere cibo e farmaci a casa, senza dover necessariamente uscire, è diventato fondamentale. Da una parte perchè è opportuno ridurre ai minimi termini spostamenti e contatti sociali. Dall'altra perchè le persone in quarantena non hanno altro modo per approvvigionarsi. Nel Lecchese i negozi che effettuano consegne a domicilio si sono fortunatamente moltiplicati. Ma per tutti gli altri prodotti? Le consegne sono concesse? Sono davvero tanti i dubbi che insorgono in questo periodo. In merito alla questione è intervenuta nelle scorse ore la Prefettura di Lecco.
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Coronavirus: consegne a domicilio? La Prefettura di Lecco fa chiarezza
Ecco il chiarimento dell'Ufficio territoriale del Governo
I negozi e gli altri esercizi di commercio al dettaglio che vendono prodotti diversi da quelli alimentari o di prima necessità e che quindi sono temporaneamente chiusi al pubblico, POSSONO proseguire le vendite effettuando consegne a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, SENZA riapertura del locale. Chi organizza le attività di consegna a domicilio - lo stesso esercente o una cd. piattaforma - deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro.