I sindaci del Casatese sul tema sanificazioni: "Ecco perché non serve"
L'argomentazione è firmata dai membri della Conferenza dei primi cittadini.
I sindaci del Casatese affrontano il tema della sanificazione e si allineano con i colleghi dell'Oggionese, che avevano preso posizione già prima del weekend. Mentre in alcune zone della Brianza e della Bergamasca c'è una vera e propria corsa alla pulizia delle strade con appositi prodotti, diversa è invece la posizione del gruppo di primi cittadini guidati dal sirtorese Davide Maggioni.
I dubbi degli enti competenti
"Cari Concittadini, molti di Voi sono tornati a chiederci di procedere alla “sanificazione” delle strade in questo periodo di emergenza - si legge nel comunicato diffuso nella serata di oggi, domenica 29 marzo - Affrontiamo nuovamente questo tema per illustrare le ragioni sottese alla decisione della Conferenza di non eseguire questi trattamenti. Alla luce dei documenti in possesso di tutte le Amministrazioni comunali, ci sono pareri autorevoli di Enti competenti (ATS, ARPA - Azienda Regionale per la Protezione Ambientale) che mettono in discussione l’efficacia di questi interventi per ridurre il rischio di contagio da Covid-19; in base ai comunicati scientifici al momento disponibili sulla diffusione e le modalità di trasmissione del virus non vi sono infatti evidenze che l’ipoclorito di sodio distrugga il virus su superfici esterne, ammesso che lì sia presente".
Sanificazione dannosa?
"Diverse Agenzie, tra le quali l’ARPA Piemonte, si sono anche pronunciate negativamente in merito alla possibilità di procedere all’uso massivo e indiscriminato dell’ipoclorito di sodio per la disinfestazione delle strade, considerando questa pratica dannosa per l’ambiente se non opportunamente gestita. La sanificazione stradale prevede infatti l'uso ingente di questo ipoclorito di sodio (il componente principale della candeggina), una sostanza corrosiva per la pelle, dannosa per gli occhi e pericolosa per l’ambiente il cui utilizzo potrebbe creare problemi alla salute della popolazione, degli animali e della flora, nuocendo alla qualità delle acque superficiali e sotterranee.
Analisi effettuate in altri Paesi hanno inoltre messo in evidenza che l’ipoclorito di sodio può reagire con il materiale organico presente sulle strade, causando la formazione di sottoprodotti cancerogeni che potrebbero essere inalati, con ulteriore rischio per la salute degli operatori, della popolazione e degli animali, danni che paiono superiori al rischio remoto e non dimostrato di essere contagiati dalle superfici stradali".
Gli appelli a seguire le regole
Una presa di posizione precisa, argomentata e fondata su pareri autorevoli, insomma. "Confidando di avervi fatto comprendere che la salute di tutti i Cittadini è il nostro primo pensiero e il nostro dovere, Vi invitiamo a rispettare tutte le indicazioni che ci sono state fornite fino ad ora e che ci permettiamo, ancora una volta, di riepilogare: 1. rimanete in casa; 2. uscite solo per effettive ed indifferibili urgenze (spesa, motivi sanitari, lavoro); 3. mantenete la distanza di sicurezza di almeno un metro dalle persone che si incontrano. I Sindaci della Conferenza sono in continuo contatto e pronti ad assumere tutte le decisioni utili per il territorio, nel rispetto delle indicazioni delle autorità sanitarie ed amministrative superiori. Cerchiamo di prendere decisioni con la massima responsabilità nei confronti della comunità che siamo chiamati a tutelare e ci confrontiamo quotidianamente anche con le autorità competenti per individuare azioni e servizi veramente efficaci per la salute di voi cittadini".
Il comunicato è stato firmato dai sindaci di Mirko Ceroli (Barzago), Giancarlo Aldeghi (Barzanò), Luca Cattaneo (Bulciago), Filippo Galbiati (Casatenovo), Ave Pirovano (Cremella), Roberta Marabese (Cassago Brianza), Bruno Crippa (Missaglia), Alessandra Hofmann (Monticello Brianza), Davide Maggioni (Sirtori) e Davide Bertarini (Viganò).