QUESTA DOMENICA E 24-25 OTTOBRE

Giornate Fai d'Autunno. Qualche scatto incantevole

Due weekend per scoprire le bellezze d’Italia in totale sicurezza.

Giornate Fai d'Autunno. Qualche scatto incantevole
Pubblicato:

Giornate Fai d’Autunno: ville, castelli, giardini, sedi istituzionali, chiese, complessi conventuali e tante altre “chicche” come borghi, collezioni private, parchi, luoghi della produzione e del commercio solitamente chiusi o riservati a pochi si sveleranno attraverso punti di vista insoliti e racconti che meraviglieranno i visitatori.

 

Giornate Fai d’Autunno

Prendere parte alle Giornate Fai d’Autunno 2020 vuol dire godere della bellezza che pervade ogni angolo del nostro Paese e “toccare con mano” ciò che il Fondo Ambiente Italiano fa per la sua tutela e valorizzazione. Quest’anno l’appuntamento con l’Italia più bella si fa in 4: per permettere a tutti di visitare in sicurezza 1.000 luoghi straordinari in 400 città, le Giornate d’Autunno raddoppiano su due fine settimana: ieri ed oggi, nonché 24 – 25 ottobre.

Tutti i visitatori possono sostenere il Fai con una donazione libera online (sul sito www.giornatefai.it) – del valore minimo di 3 € – che consente di prenotare la visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti. La prenotazione è fortemente consigliata, dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti saranno limitati. E’ possibile anche iscriversi al Fai online (www.fondoambiente.it) oppure durante l’evento, così da garantirsi l’accesso alle aperture riservate agli iscritti.
In occasione delle Giornate d’Autunno anche i Beni del Fai, che sono accessibili tutto l’anno, si mostreranno da prospettive inconsuete. Saranno proposte al pubblico visite speciali dedicate in particolare agli interventi per la sostenibilità ambientale.

Una festa del patrimonio artistico e ambientale

«Queste giornate, sorelle di quelle di primavera, nascono come festa del patrimonio italiano, artistico e architettonico ma anche ambientale – ci racconta Silvia Cavallero, area manager Fai Piemonte e Liguria – Oltre ai Beni Fai, che sono normalmente aperti, la proposta viene allargata ad altri luoghi che ci vengono affidati per l’occasione e di cui diventiamo custodi, grazie al lavoro dei volontari e delle delegazioni sparse su tutto il territorio nazionale. A questo proposito vorrei sottolineare che per le visite viene chiesto un piccolo contributo che permette di sostenere la Fondazione nella sua opera». I luoghi da visitare sono tantissimi. «Accedendo al sito delle Giornate Fai (www.giornatefai.it) – aggiunge Cavallera – è possibile prenotare le visite e trovare tutte le aperture, anche quelle vicine tra loro, così da poter scoprire tutte le bellezze del territorio, spesso sconosciute».

Visite sicure grazie alle guide e ai volontari

«Queste giornate permetteranno di visitare Beni del Fai e altri beni messi a disposizione solo per questa occasione – ci spiega Giuliano Galli, area manager Fai Lombardia Prealpina – Proporremo delle visite per tutti, chiedendo una simbolica offerta di 3 euro, e altre esclusive per gli iscritti al Fai, o per chi chi si iscrive al momento. Non è obbligatoria, ma vista la situazione che stiamo vivendo è caldamente consigliata la prenotazione. Da quando abbiamo riaperto i nostri beni, non abbiamo mai riscontrato problemi, confidiamo pertanto nella pazienza dei visitatori e siamo certi della professionalità del nostro personale e dei volontari per far rispettare tutte le regole di sicurezza. Inoltre, possiamo contare sulla collaborazione della Protezione Civile e dei carabinieri, anche in pensione. E da quest’anno pure della Croce Rossa Italiana, che sarà presente in molti luoghi per spiegare la loro missione e darci una mano».
I beni del Fai vedranno la presenza di guide esperte della Fondazione, mentre gli altri beni saranno aperti grazie ai volontari delle varie delegazioni locali. «Le delegazioni – sottolinea Galli – propongono ogni anno dei beni diversi, per dare la possibilità ai visitatori di scoprire bellezze sempre diverse e soddisfare anche la richiesta delle amministrazioni locali di poter far conoscere case private o luoghi pubblici di solito chiusi. D’altronde le Giornate del Fai richiamano sempre tanti visitatori».
Ovviamente qui non possiamo presentare tutti i luoghi aperti, che si possono trovare sul sito dedicato, ma ne proponiamo alcuni in particolare.

Palazzo e Giardini Moroni – Bergamo

Palazzo Moroni

Un percorso libero per conoscere Palazzo e Giardini Moroni. Per osservare con stupore gli affreschi seicenteschi dello Scalone d’onore realizzati da Gian Giacomo Barbello, una delle testimonianze più significative del Barocco a Bergamo. Per passeggiare tra aiuole e alberi potati ad arte nei giardini pensili e terrazzati di impianto seicentesco. Per l’occasione viene proposto un tour guidato che da Palazzo Moroni conduce attraverso via Porta Dipinta, storico accesso alla Città Alta, alla Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, una delle più antiche e preziose di Bergamo.

Villa del Balbianello – Tremezzina (Como)

Villa del Balbianello, con la sua loggia che domina il lago, la darsena rocciosa e gli incantevoli giardini a terrazze a picco sull’acqua, è il Bene del Fai più visitato. Le Giornate Fai saranno un’occasione per scoprire dal vivo questo giardino speciale, mentre la visita dell’interno sarà riservata solo agli iscritti.

Torre del Soccorso detta del Barbarossa – Tremezzina (Como)

La Torre del Soccorso domina il panorama del Lago di Como fin dalla sua edificazione, avvenuta fra il XII e il XIII secolo, come parte di un sistema fortificato più ampio. Il 17 e 18 ottobre viene proposta una esclusiva visita storica e naturalistica: per raggiungere la Torre è previsto un percorso di 20 minuti a piedi, si consiglia pertanto l’utilizzo di scarpe comode.

Villa Fogazzaro Roi – Valsolda (Como)

Villa Fogazzaro Roi

A Oria, piccolo borgo sulle rive comasche del Lago di Lugano, il ritmo sembra essere ancora quello ottocentesco che qui scandì buona parte della vita di Antonio Fogazzaro. Lo scrittore trascorse lunghi periodi nella Villa che oggi porta il suo nome e che gli fornì l’ispirazione per “Piccolo mondo antico”, il suo romanzo più conosciuto. Il 17 e 18 ottobre viene proposta una visita guidata della dimora ottocentesca e una visita accompagnata del giardino pensile e del terrazzino della contemplazione e dei caffè. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Comune e la Pro Loco, si può partecipare a un tour guidato del borgo, poco conosciuto ma ricco di storia.

Antica Edicola dei Giornali – Mantova

Mantova offre diverse opportunità, come Palazzo Rizzini, dimora del XVI secolo, e la Chiesa di San Francesco, realizzata nel 1304 e ricostruita dopo i bombardamenti del 1944. Ma c’è una curiosità imperdibile: l’Antica Edicola dei Giornali, costruita a fine Ottocento in piazza Sant’Andrea, poi trasferita nel 1925 in piazza Canossa dove, dopo l’acquisto da parte del Fai e il relativo restauro, ha ripreso la sua funzione nell’ottobre del 1992.

Villa Necchi Campiglio – Milano

Villa Necchi Campiglio

Un gioiello architettonico nell’angolo più silenzioso di Milano: una raffinata casa degli anni 30, un delizioso giardino, un viaggio tra arredi preziosi che restituiscono fedelmente l’atmosfera di vivace mondanità dell’alta borghesia milanese. La visita a questo bene del Fai si focalizzerà su due aspetti: il giardino, con un focus sull’architetto Pietro Portaluppi, che ha progettato la villa e anche gli ambienti circostanti, come il Giardino Montanelli, e un percorso su ambiente e sostenibilità. Per gli iscritti ci sarà la possibilità di ammirare anche gli interni dell’edificio.

Palazzina Appiani – Milano

Un gioiello neoclassico nel cuore di Milano, Palazzina Appiani è oggi una delle poche architetture rimaste a testimonianza degli ambiziosi piani di Napoleone che in questo luogo volle una tribuna d’onore per le sue apparizioni pubbliche. Sorse così una loggia dalle monumentali forme classiche aperta sull’anfiteatro dell’Arena Civica.

Castel Grumello – Montagna Valtellina (Sondrio)

La Valtellina, per la sua posizione strategica tra l’Italia e l’Europa centrale, nel passato fu terra di castelli e fortezze. Tra questi merita menzione il Castello de Piro al Grumello, più comunemente Castel Grumello, dal nome del dosso roccioso (“grumo”) sul quale fu edificato. Il 17 e 18 ottobre ci sarà la possibilità di partecipare alle visite guidate tenute dai volontari della Delegazione di Sondrio che avranno come focus principale la storia del Castello e l’ambiente naturale che lo circonda.

Alpe Pedroria e Alpe Madrera con visita a Palazzo Valenti – Talamona (Sondrio)

Le Alpi Orobiche custodiscono un’area naturalistica di 200 ettari a Talamona. Stefano Tirinzoni ha collaborato con il Fai, a cui ha lasciato questo luogo splendido. Grazie alle guide del Parco delle Orobie Valtellinesi si potranno fare delle bellissime escursioni tra questi alpeggi, fin quasi ai 2.000 metri di altitudine. E grazie alla collaborazione con il Comune sarà possibile visitare Palazzo Valenti, raccontato dagli stessi proprietari.

Villa e Collezione Panza – Varese

Villa Panza

I visitatori potranno scoprire la Villa e la collezione di Giuseppe Panza di Biumo: duecento opere d’arte contemporanea, soprattutto americana. La visita prosegue in Giardino dove si potranno scoprire le installazioni frutto della creatività e della sensibilità degli artisti che hanno dato vita a una feconda riflessione tra arte e natura. Inoltre, per gli iscritti, esperti botanici accompagneranno alla scoperta delle specie presenti.

Monastero di Torba – Gornate Olona (Varese)

Monastero di Torba

Immerso nei boschi, nel cuore della valle Olona, il primo Bene Fai e patrimonio dell’Unesco si offre a molteplici letture, non ultima quella agricola e produttiva, che sarà oggetto del privilegiato racconto di queste giornate: il Fai ha avviato un progetto volto alla salvaguardia e valorizzazione delle api, la cui sopravvivenza è oggi messa duramente a rischio.

Villa Della Porta Bozzolo – Casalzuigno (Varese)

Villa Della Porta Bozzolo accoglie i visitatori per una visita libera alla Villa e al Giardino. I partecipanti potranno scoprire le sale affrescate e arredate della dimora di delizia e il suo scenografico giardino di impianto settecentesco. Una visita speciale condurrà fino al villaggio dipinto di Arcumeggia, mentre grazie a esperti si potranno scoprire piante e fiori del giardino. Infine, solo per gli iscritti ci sarà la possibilità di visitare la piccola biblioteca.

Collezione Enrico a Villa Flecchia – Magnano (Biella)

Costruita tra il 1955 e il 1970, la Villa si colloca in una posizione spettacolare che domina il Canavese. All’interno, oltre agli arredi, la dimora custodisce una preziosa collezione di dipinti del XIX secolo, frutto della passione dell’architetto Piero Enrico per artisti che, fecero parte del panorama pittorico piemontese tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.

Castello e Parco di Masino – Caravino (Torino)

Castello e parco di Masino

Un percorso per scoprire in libertà le sale del sontuoso castello, gli alberi più importanti dell’immenso parco monumentale, il vigneto e il panorama dal belvedere. Nel corso della giornata sarà all’opera uno degli ultimi artigiani esperti di posa delle “sterne”, le pietre di fiume che costituiscono il manto dei viali di accesso del castello, ripristinati dal Fai. La visita al labirinto si arricchisce con la presenza de l’apicoltura le Querce, che dal 2020 cura circa 20 arnie all’interno del parco. Inoltre, dal 23 al 25 ottobre al Castello di Masino torna l’edizione autunnale della “Tre giorni per il giardino”, lo storico appuntamento per gli amanti del florovivaismo di qualità.

Castello della Manta – Manta (Torino)

Castello della Manta

Sullo sfondo del Monviso si staglia una fortezza medievale dal fascino severo, che nel suo salone baronale custodisce una delle più stupefacenti testimonianze della pittura tardogotica profana. Una visita guidata racconta la storia di questo luogo attraverso le sale, gli affreschi e le persone che lo hanno abitato nei secoli. Mentre la visita speciale per gli iscritti permette di entrare nei giardini normalmente chiusi al pubblico. La collaborazione con il territorio permetterà di avere degli ospiti d’eccezione: il 17 e 18 ottobre una buona mela sarà donata dall’Azienda Lagnasco Group a tutti i visitatori; il 24 ottobre si potranno gustare i vini del Consorzio delle Colline Saluzzesi; il 25 un apicoltore spiegherà il valore delle api e l’importanza della loro difesa.

Abbazia di San Fruttuoso – Camogli (Genova)

Abbazia di San Fruttuoso

Costeggiando il Parco Naturale che da Camogli conduce a Portofino, appare come un angolo di paradiso sul mare, incastonata in una piccola insenatura protetta da una torre cinquecentesca, e felicemente integrata con il suo contesto naturale. Eppure proprio l’inaccessibilità del luogo e la presenza di una sorgente d’acqua dolce ne fecero, nell’VIII secolo d.C., un sito ideale per la fondazione di una chiesa. Ricostruita nel X secolo come monastero benedettino, dal Duecento l’Abbazia intrecciò le sue sorti con quelle della famiglia Doria che nel 1983 decise di donare l’intero complesso al Fai, rendendolo visitabile tutto l’anno. In occasione delle Giornate del 17 e 18 ottobre sarà possibile integrare la visita con una passeggiata nel borgo di Camogli.

Casa Carbone – Lavagna (Genova)

Una casa di famiglia perfettamente integra, come sospesa nel tempo, esemplare della vita, del gusto dell’abitare e degli interessi di una tipica famiglia borghese di fine Ottocento. La collezione al suo interno sarà protagonista sabato 17 grazie alla presenza di un esperto orologiaio, che ne cura la manutenzione e racconterà il suo lavoro. Domenica 18 una storica racconterà lo sviluppo della città tra 800 e 900 e come Casa Carbone si colloca in questo contesto. Invece il 24 e 25 ottobre l’attenzione sarà tutta per il piccolo ma prezioso giardino, con la presenza dell’architetto capo giardiniere che spiegherà come prendersi cura di un giardino, in particolare di limoni e ortensie.

Torre e Casa Campatelli – San Gimignano (Siena)

Casa e Torre Campatelli

Torre e Casa Campatelli è un palazzo settecentesco che sorge nel borgo di San Gimignano, di cui ingloba una delle famose torri medioevali. Dimora alto-borghese toscana tra Ottocento e Novecento, la casa racconta attraverso arredi, decorazioni, quadri e memorie private l’atmosfera e le vicende di una tipica famiglia toscana e di una società di altri tempi. La visita termina all’interno della torre medioevale, alta 28 metri, che ha mantenuto il suo aspetto originale.

Villa dei Vescovi – Luvigliano di Torreglia (Padova)

Villa dei Vescovi

Le Giornate Fai d’Autunno sono un’occasione unica per scoprire una villa cinquecentesca nel contesto unico del Parco dei Colli Euganei, che nasce come un esperimento di sintesi tra uomo e natura, e in particolare la sua anima agricola, botanica e produttiva. L’offerta si snoderà secondo varie tappe, che consentiranno ai visitatori, grazie a una visita libera agli interni e al parco, di approfondire la storia e l’architettura di questo luogo.

Seguici sui nostri canali
Necrologie