L'appello

Il Parco avverte i cercatori di castagne: “Occhio alle sanzioni”

Parcheggi, proprietà private e scarsità di "frutti": a Montevecchia e dintorni si rischiano brutte sorprese nei fine settimana

Il Parco avverte i cercatori di castagne: “Occhio alle sanzioni”

Torna l’autunno e, come ogni anno, tornano i cercatori di castagne nei boschi del territorio meratese. E come ogni anno, l’ente Parco di Montevecchia e della Valle del Curone rivolge un appello alla cittadinanza al rispetto delle proprietà private e al mantenimento di comportamenti corretti sotto tutti i punti di vista.

Castagne, le avvertenze del Parco

“Tutti gli anni, nei fine settimana autunnali, i boschi del Parco vengono frequentati da un gran numero di persone per la raccolta delle castagne – si legge nella nota diffusa dall’ente presieduto da Giovanni Zardoni – Il grande afflusso è spesso fonte di un grande disturbo, sia per l’ambiente che per i residenti. Il congestionamento del traffico e la carenza di posti per la sosta della auto può essere causa di forte disagio anche per i visitatori: ricordiamo che la sosta nei prati, nei boschi e nelle aree agricole, anche a bordo strada, è vietata”.

L’ente Parco entra poi nello specifico della raccolta. “Per evitare situazioni spiacevoli può quindi essere utile condividere alcune considerazioni. Innanzitutto ricordiamo che i boschi, anche se nel Parco, sono aree di proprietà privata: i frutti, sia sugli alberi che caduti al suolo, appartengono quindi al proprietario del bosco. Inoltre nei boschi del Parco, pur essendo i castagni diffusi, solo in limitate zone producono frutti interessanti per la raccolta.
Si può quindi comprendere come i boschi del Parco non siano luoghi ideali per la raccolta delle castagne, nonostante la nomea erroneamente diffusa da alcuni siti e riviste. A chi voglia comunque venire a cercare le castagne, si raccomanda di limitarsi alla raccolta di quelle presenti sui sentieri”.

Importante, insomma, mantenere comportamenti corretti. “Si rammenta altresì di rispettare e non aprire i recinti destinati al pascolo degli animali e di tenere sempre i cani al guinzaglio: ricordiamo inoltre che è vietato entrare nei torrenti e ruscelli, o farvi entrare i cani. Auspichiamo che in questo periodo non manchi il rispetto per la naturalità del Parco, ricordando infine che le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco, oltre a dare informazioni ambientali, possono, in caso di mancato rispetto della normativa alla normativa vigente nel Parco, anche elevare le opportune contravvenzioni”.