L'intervento

Frana dell'Adda: Regione Lombardia risponde ad Azione

L’Assessore Franco Lucente di Regione Lombardia si è espresso in risposta all’interrogazione presentata dal Consigliere regionale Massimo Vizzardi di Azione.

Frana dell'Adda: Regione Lombardia risponde ad Azione
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Frana dell'Adda: Regione Lombardia risponde ad Azione. A distanza di 5 mesi dalla rovinosa frana che ha colpito la sponda lecchese del medio corso dell’Adda, ancora tutto (o quasi) tace in merito al ripristino dei luoghi e del percorso ciclopedonale. A interrompere il silenzio assordante su un problema che ha ricadute rilevantissime, specie sotto il profilo turistico e ricettivo, sul territorio della Valle dell’Adda è l’Assessore Franco Lucente di Regione Lombardia, che si è espresso in risposta all’interrogazione presentata dal Consigliere regionale Massimo Vizzardi di Azione.

Frana dell'Adda: Regione Lombardia risponde ad Azione

Poco dopo la frana, infatti, la sezione lecchese di Azione, assai preoccupata per la situazione, ha sollecitato la presentazione di un’interrogazione sia in Regione che al Ministro dell’Ambiente, a firma dell’on. Giulia Pastorella, che si è personalmente recata allo Stallazzo e in prossimità della frana per un sopralluogo.

Ad oggi è giunta solo la risposta di Regione, che, tramite l’Assessore Lucente, ha comunicato che:

  • “a seguito degli eventi meteorici caratterizzati da consistenti piogge e violente raffiche di vento, si sono verificate due frane che hanno interessato il versante posto sopra la strada alzaia lungo il Naviglio di Paderno, nel tratto in Comune di Cornate d’Adda, tra la Centrale Edison “Bertini” e la “Conca di Mezzo”.
  • “Nello specifico, le frane hanno interessato il muro di contenimento del versante sovrastante l’alzaia e l’arginatura del “Naviglio di Paderno”. Tali frane hanno interrotto sia il percorso cicloturistico di interesse regionale, sia gli altri percorsi afferenti, nonché il collegamento con le strutture presenti nel territorio del Comune di Paderno D’Adda (LC) a servizio del percorso cicloturistico”.
  • “il Comune di Cornate d’Adda ha opportunamente attivato la procedura di segnalazione a Regione attraverso il sistema RASDA (Raccolta schede danni), a seguito del quale l’Ufficio Territoriale Regionale Brianza ha effettuato il sopralluogo tecnico, alla presenza del Comune di Cornate d’Adda, del Consorzio Est Ticino Villoresi, del Parco Adda Nord e della Provincia di Lecco, per la valutazione degli interventi di messa in sicurezza”.
  • “la DG Trasporti e Mobilità Sostenibile non ha possibilità di attivare finanziamenti per interventi in somma urgenza a seguito di eventi calamitosi. La Direzione potrà agire, eventualmente, per la sistemazione finale del tratto, nell’ambito della propria programmazione degli interventi per la fruizione del sistema dei Navigli lombardi sul triennio 2024-26 a seguito di specifica richiesta di finanziamento da parte del Consorzio ETV da produrre secondo criteri di priorità.

Non è soddisfatto della risposta fornita il Direttivo provinciale di Azione Lecco che comunica: "Regione, in prima linea nella realizzazione dei giochi olimpici, si dimentica dell’importanza nevralgica della ciclovia dell’Adda” scrive Eleonora Lavelli, segretario provinciale di Azione. Puntiamo ad attirare turisti sul nostro territorio, eppure non interveniamo convintamente per il ripristino di uno dei nodi strategici, lasciando scollegato il percorso ciclopedonale, di alta rilevanza ambientale e paesaggistica, tra le Provincie di Milano e Monza-Brianza e Lecco. Una risposta così tiepida ci preoccupa molto, perché manifesta un interesse fin troppo modesto sul tema” afferma Eleonora Lavelli.

E chiude: “ci auguriamo che il rinnovo del Consiglio provinciale e l’elezione del nuovo Presidente del Parco Adda Nord, Giorgio Monti, a cui vanno i migliori auguri e che prende il posto di Francesca Rota, che ha lavorato bene in questi anni, possa contribuire a trovare una soluzione per ripristinare l’alzaia, in sinergia con il Consorzio Est-Ticino Villoresi, a cui chiederemo ragguagli”.

Perplessa anche la Cooperativa Solleva

“Leggo con delusione il non riconoscimento dell’impegno della cooperativa Solleva (mai citata) ed esprimo forte preoccupazione per il destino nefasto che sembra prospettarsi per l ‘area ecomuseale - scrive il Presidente Cav. Luigi Gasparini - Il documento, a firma dell’assessore regionale Lucente, preferisce non entrare nella specificità propria della urgenza degli interventi e si demandano ad altri soggetti le responsabilità di operare genericamente (senza soldi) per il ripristino della percorribilità della alzaia Se queste sono le premesse, a questo punto la chiusura della Cooperativa Solleva sarà inevitabile, con il risultato di lasciare l’intero territorio abbandonato a sé stesso, meta di malavitosi. Si distrugge in breve ciò che è stato costruito pazientemente in lunghi anni: Stallazzo, Santuario della Rocchetta, scavi archeologici, Museo della conca madre, Chiesina dell’Addolorata. Posso comunque assicurare gli amici che mi seguono che mi batterò, fino all’ultimo, perché la prospettiva sopra descritta non abbia a trovare realizzazione, non rinuncerò a mettere a nudo le negligenze dell’amministrazione pubblica e a manifestare tutto il dissenso, anche ai massimi livelli delle istituzioni italiane. Faccio appello al mondo del volontariato culturale e sociale perché si possa realizzare insieme una cordata solida ed efficace”.

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