Scuola di Montevecchia, per il Consiglio pastorale "obiettivo raggiunto"
"Abbiamo raccolto 785 firme, 167 cartacee e 618 online. Grazie a chi ha compreso e sostenuto la nostra intenzione costruttiva", hanno fatto sapere attraverso un comunicato
Il Consiglio pastorale fa il punto sulla petizione lanciata a fine marzo per salvare la scuola di Montevecchia, che dovrà essere con ogni probabilità abbattuta e ricostruita. L'organo guidato dal parroco don Fabio Biancaniello si era fatto promotore di una raccolta firme online e cartacea per chiedere chiarezza sul futuro del plesso, dopo che in paese alcune voci, alimentate dalla possibilità di un trasloco temporaneo a Missaglia per lo svolgimento dei lavori, avevano diffuso il timore che la scuola venisse chiusa e mai più riaperta.
Scuola di Montevecchia, per il Consiglio pastorale l'obiettivo è stato raggiunto
Nella giornata di ieri, martedì 9 aprile 2024, il Consiglio pastorale ha diffuso un comunicato, nel quale ha condiviso anche il numero di firme pervenute.
"Terminato il periodo dedicato alla raccolta firme per la petizione Chiarire il futuro della scuola di Montevecchia, desideriamo brevemente comunicare che abbiamo raccolto 785 firme, 167 cartacee e 618 online. Grazie a chi ha compreso e sostenuto la nostra intenzione costruttiva" si legge nel comunicato, letto dal pulpito durante le Messe dal membro del Consiglio pastorale nonché ex sindaco Sandro Capra.
"Si sono aperti spazi di riflessione e confronto"
"Consideriamo raggiunto l’obiettivo, perché si sono aperti spazi di riflessione e di confronto sull’argomento, che hanno portato al chiarimento richiesto - scrive il Consiglio pastorale, rivendicando l'intento del gesto - Giovedì scorso abbiamo incontrato il sindaco con alcuni suoi collaboratori istituzionali. L’incontro è stato costruttivo e aperto nello stile e nei contenuti della comunicazione. In particolare accogliamo con favore la convinzione condivisa che, siccome il problema della scuola riguarda tutti e non solo gli utenti direttamente interessati, è utilissimo far precedere alle scelte operative un tavolo di confronto al quale sono invitate tutte le agenzie educative che incrociano la vita delle famiglie e dei ragazzi".
La presa di posizione del Consiglio non è stata apprezzata da sindaco e minoranza
Il coinvolgimento della Parrocchia, e precisamente del Consiglio pastorale, aveva però generato, sin dalla diffusione della petizione, non poche perplessità. Il sindaco Ivan Pendeggia, in un comunicato, aveva dichiarato che "Sarebbe stato opportuno, in un'ottica collaborativa e a garanzia del contraddittorio, puntare ad avere una comunicazione più efficace, separando quello che è un luogo di culto dalle problematiche comunali". Pendeggia aveva infatti sottolineato che da parte del Consiglio pastorale non era mai arrivata nessuna richesta di incontro o chiarimento e che la lettura della petizione durante la Messa della domenica delle Palme, partecipatissima dai bambini, aveva generato panico e paura soprattutto nei più piccoli.
Contrariata anche la capogruppo di minoranza Carmela Palella che, come si legge nell'articolo pubblicato sul Giornale di Merate in edicola da ieri, martedì. "La situazione della scuola esiste da anni e ad oggi il plesso è agibile, perché questa petizione? A diffonderla poi è stato il Consiglio pastorale, e non dei genitori in autonomia, e si è ottenuto l’effetto contrario. La petizione non ha rassicurato le famiglie - ha commentato Palella - Questa mossa, ha dato il via alla scelleratezza più assoluta, quando invece sarebbe stato importante mantenere la calma e la lucidità".