"PGT: non solo le osservazioni, divulgano anche le decisioni prima della votazione in Consiglio comunale"
"L’anticipazione delle decisioni sulle osservazioni rappresenta una stortura inammissibile e lesiva, anche, delle prerogative della minoranza"
Intervento a Cura del gruppo consigliare “Cambia Merate”
Con un comunicato stampa odierno il sindaco di Merate Massimo Panzeri condanna la divulgazione “di istanze” di cittadini, relative all’iter di approvazione del Piano di Governo del Territorio, prima ancora che siano esaminate da gruppi consigliari, commissione e Consiglio comunale. Il comunicato informa anche di un “esposto nelle sedi competenti” (quindi, verosimilmente, la Procura della Repubblica) e della necessità di appurare “responsabilità interne” ma senza precisare a chi si riferisca, gettando discredito anche su tutti coloro che avevano la disponibilità dei documenti.
Ma il comunicato del Sindaco è parziale e omette un fatto importante e per questo merita di essere criticato. La gravità del fatto (non certo della pubblicazione sulla stampa, che fa il lavoro che le compete) non sta tanto nella divulgazione delle “istanze” (le osservazioni presentate dai cittadini) ma della decisione assunta su quelle istanze.
Prima ancora che il Consiglio discuta e decida, infatti, circolano documenti con l’espressa valutazione delle richieste dei cittadini: accolte, parzialmente accolte o respinte. Secondo la legge, tali valutazioni dovrebbero giungere ed essere pubbliche solo all’esito di discussione e votazione in Consiglio Comunale di una per una delle osservazioni presentate.
L’anticipazione delle decisioni sulle osservazioni rappresenta una stortura inammissibile e lesiva, anche, delle prerogative della minoranza. Inutile precisare che il Gruppo Cambia Merate non ha mai ricevuto né mai ha avuto a disposizione la documentazione relativa alle decisioni sulle osservazioni, che evidentemente è nella disponibilità della maggioranza. Chiediamo quindi che prima ancora che la Procura, sia il gruppo di maggioranza a fare chiarezza su quello che è accaduto.
Il gruppo consigliare “Cambia Merate”