Elezioni Casatenovo: Galbiati tentato dal terzo mandato, a destra regna la confusione
Nel centro-sinistra la candidatura di Marta Comi non è più così scontata, crisi d'identità per il leghista Lorenzo Citterio e il pentastellato Christian Perego cerca alleati
Se a Merate le liste cominciano a uscire allo scoperto, a Casatenovo la campagna elettorale stenta a decollare. Tra la maggioranza alle prese con i dubbi sul terzo mandato di Filippo Galbiati e la candidatura di Marta Comi, le incertezze del centro-destra e quelle del Movimento Cinque Stelle ancora in cerca di possibili alleanze, tutto è ancora in sospeso nonostante al voto manchino esattamente quattro mesi.
Elezioni Casatenovo, maggioranza indecisa tra Comi e il Galbiati tris
Se c’era una certezza, in queste elezioni amministrative, era la candidatura a sindaco di Marta Comi. Non che non rimanga favorita per rappresentare la lista della maggioranza uscente, ma l’estensione da due a tre mandati per i sindaci dei Comuni sotto i 15mila abitanti - e Casatenovo ne conta precisamente 13.253 - sembra solleticare il primo cittadino uscente Filippo Galbiati. Che intervistato dal Giornale di Merate in edicola questa settimana non si sbilancia, ma non chiude nemmeno completamente la porta alla possibilità di calare un ipotetico «tris» dopo dieci anni con la fascia tricolore addosso.
«Siamo in una naturale fase di riflessione sul futuro e non siamo ancora al punto di parlare di nomi - spiega, dribblando abilmente la domanda - Più che le candidature in sé, mi sta a cuore il tema della partecipazione e in particolare quella dei giovani, da cui non si può prescindere per dare futuro all’Amministrazione di Casatenovo».
Galbiati insomma non si sbilancia, ma non è certo un caso che gli incontri del gruppo «Persone e idee per Casatenovo», che esprime la maggioranza da vent’anni, che sembravano ormai portare all’annuncio di Marta Comi, abbiano subito un forte rallentamento proprio quando è sorta la possibilità di proporre il terzo mandato al sindaco uscente.
Lo scenario sarebbe davvero sorprendente: Comi, che da mesi fa le veci di Galbiati nella maggior parte degli eventi pubblici, dovrebbe accettare - malvolentieri - per altri cinque anni di fare da vice a un sindaco che gode sicuramente di grande appeal ma che negli ultimi mesi non aveva fatto mistero di essere arrivato stanco a fine mandato.
Centro-destra, che confusione
Presenta non pochi ostacoli invece la corsa alle urne del centrodestra, in un clima in cui i meloniani del circolo guidato da Alberto Cantù, forti dell’appoggio del consigliere regionale Giacomo Zamperini spesso presente agli incontri sul territorio, rivendicano il candidato sindaco anche in una logica di spartizione stabilita a livello provinciale, non senza scontri aspri (come nella vicina Oggiono o a Monticello dove si rischia il tutti contro tutti).
«Io non ho ricevuto nessuna telefonata e non ho preso parte a nessun incontro» ammette candidamente Rosanna Rampin, referente di Forza Italia per Casatenovo che per altro sottolineò la volontà di allearsi a FdI proprio durante la presentazione ufficiale del circolo.
La Lega è di fatto polverizzata: la sezione, orfana del segretario Simone Luigi Besana che si è trasferito nel Monzese, è stata commissariata da quella di Missaglia ed è nelle mani di Alberto Spreafico. L’esponente più «spendibile» è Lorenzo Citterio, giovane consigliere di opposizione, in preda a una crisi d’appartenenza condizionata anche dall’addio al partito sancito dall’ex senatore Toni Iwobi, suo mentore politico approdato settimana scorsa in Forza Italia.
E i Cinque Stelle?
Gli attuali membri della minoranza di centro-destra sono un po’ in cerca d’autore: tira aria d’alleanza? «In tutta onestà no, non ho mai parlato di questo con i colleghi che stimo e con cui abbiamo a volte trovato punti d’incontro. In altre, come nel caso della mozione per aderire alla Rete Re.a.dy per contrastare l’omofobia, ci siamo trovati su posizioni opposte. Diciamo che un compromesso quando si parla di diritti fondamentali farei fatica a trovarlo, però mai dire mai».