Il cavallo nel passato: se ne parla col dr. Bruno Milesi
«In questo libro - racconta Milesi - ho posto l’attenzione sul cavallo, un animale molto conosciuto, che negli anni ha occupato un posto di rilievo nella società in termini di risorsa agricola, militare, di compagnia e anche sportiva».
Si dice che «A caval donato, non si guarda in bocca» ma in pochi conoscono il reale significato di questo antico detto. Questa, e tantissime altre curiosità sul mondo de «Il cavallo nel passato» le conosce bene il dottor Bruno Milesi, 69 anni, medico veterinario calolziese che sull’argomento ha scritto e pubblicato addirittura un libro che verrà presentato sabato, 18 maggio 2024, alla Libreria La Torre di Merate (via Collegio Manzoni 50).
L'evento, introdotto da Roberto Maggi, fisiologo e farmacologo, si svolgerà a partire dalle 17.
Il cavallo nel passato: se ne parla col dr. Bruno Milesi
Molto conosciuto in Valle San Martino, ma anche nelle valli orobiche, in oltre 40 anni di carriera si è occupato di greggi transumanti, consulenze e profilassi per le malattie infettive, portando avanti la sua attività di veterinario anche nel suo ambulatorio calolziese della Gallavesa. Nel 2016 esce il suo primo libro «Culp de morbre», riguardante uno studio relativo a medicamenti e rimedi utilizzati dal XVIII al XX secolo. Attualmente, dopo la pensione, svolge il ruolo di docente di Produzione animali e Biotecnologie agrarie all'Istituto Casa degli Angeli di Lecco.
«In questo libro - racconta Milesi - ho posto l’attenzione sul cavallo, un animale molto conosciuto, che negli anni ha occupato un posto di rilievo nella società in termini di risorsa agricola, militare, di compagnia e anche sportiva. In particolare, il focus è sull’evoluzione delle terapie praticate in Valsassina e nelle valli bergamasche nel secolo scorso, con interviste a pastori e contadini, toccando anche tutti gli aspetti della compravendita di questo animale e le sue caratteristiche, dal 1500 in poi».
Per farlo, il volume si divide in tre sezioni: la prima riguarda «I criteri dei luminari dell’epoca», veterinari e maniscalchi, custodi delle conoscenze utili a riconoscere e distinguere i migliori esemplari ma anche i trucchi per nasconderne i difetti; una seconda incentrata su «Come mantenere un cavallo in buona salute» e, infine, una terza parte sui «Sistemi di cura dell’animale». «Come in ogni cosa - continua Milesi - la cura del cavallo era fondamentale, e quello di cui parlo nel mio libro è storicamente definito come “il governo della mano”, ossia il grande lavoro che tutte le figure che gli ruotavano attorno svolgevano quotidianamente, dall’alimentazione all’igiene, fino ad arrivare alle cure vere e proprie che, all’epoca, avvenivano senza medicinali e con pratiche come il salasso o i purganti. In mancanza di soluzioni, anche affidandosi alle credenze popolari, alle superstizioni o ad una sorta di magia».
Completano l’opera, aumentandone il valore storico-culturale, i disegni dell’artista calolziese Gianni Bolis, amico dell’autore: «Questo volume - conclude il veterinario - è rivolto a tutti gli appassionati del cavallo, ma anche agli interessati alle terapie di un tempo, a tratti superate ma che potrebbero essere per certi versi ancora prese in considerazione. Lungi da me intendere queste pagine come un manuale, bensì come un compendio di informazioni storiche da lasciare alle generazioni future». Il volume, edito dalla casa editrice Villadiseriane, è distribuito online su diverse piattaforme, o su richiesta contattando l’autore all’indirizzo mail brunomilesi@virgilio.it.