L'episodio

Un naso rotto, pugni e parole grosse: tensione nel post-partita tra Ars Rovagnate e Civate

Il gol del 2-2 civatese ha scatenato qualche protesta a centrocampo sfociate in una presunta aggressione con una testata tra due giocatori

Un naso rotto, pugni e parole grosse: tensione nel post-partita tra Ars Rovagnate e Civate

Un naso rotto, pugni e parole grosse: tensione nel dopo partita tra Ars Rovagnate e Civate. Gol del pareggio all’ultimo pallone disponibile, caos a centrocampo, triplice fischio e una presunta testata rientrando negli spogliatoi. Secondo la ricostruzione dei presenti, è finita così la partita tra Ars Rovagnate e Civate, valida per la 7^ giornata di andata del campionato di Promozione, con un giocatore ospite finito in ospedale in ambulanza per la probabile rottura del setto nasale.

Un naso rotto, pugni e parole grosse: tensione nel dopo partita tra Ars Rovagnate e Civate

Avanti 1-0 per il gol di Riccardo Aiello, il Civate viene ripreso da Riccardo Sala e ribaltato al 91′ da Grieco, salvo poi trovare il 2-2 all’ultimo pallone disponibile con l’ex Ferrè. Un gol che scatena qualche protesta a centrocampo, finché «un nostro giocatore mentre usciva dal campo per entrare negli spogliatoi ha esultato e un avversario gli ha dato una testata e due pugni – racconta Giuseppe Di Rienzo, tecnico del Civate, che sull’assenza di provvedimenti disciplinari nei confronti dell’Ars Rovagnate sul referto arbitrale aggiunge – L’arbitro non ha visto nulla. Quando c’è stata la situazione a centrocampo a fine partita è andato via: non puoi farlo. Ha sbagliato, però ci prendiamo una squalifica magari di 4 giornate, mentre il loro giocatore sarà ancora in campo».

Oltre al rosso di Sala per proteste sul gol subito, sponda Civate viene infatti espulso Azzoni, prima dell’episodio così commentato dal presidente ospite (assente al campo) Marco Secomandi: «È inaccettabile, sono amareggiato perché non esiste un pugno in faccia a partita finita, ci si stringe la mano. Siamo dilettanti, io il calcio lo vivo come un gioco, non deve esserci violenza. Posso capire l’impeto per un fallo durante la partita, ma di fronte alla violenza non lo accetto. Se succede una cosa simile con un mio tesserato lo lascio fuori rosa 5 giornate».

In casa Ars Rovagnate, invece, interviene il direttore sportivo Marco Pirovano: «C’è stato nervosismo da entrambe le parti, sono volate parole e poi le mani, però non è successo in campo e non ho visto molto perché stavo tenendo dentro i miei ragazzi. Non so se il loro giocatore si sia rotto il naso o se si sia tagliato, so che è stato portato via per degli accertamenti, ma chiamerò per capire come sta. Mi dà fastidio che questa cosa sia successa nel nostro centro sportivo, si è alzata troppo la tensione e non ci rendiamo conto che stiamo parlando di calcio. Sono dispiaciuto per quegli attimi finali».