SOTTO IL MONTE

Un disco che vale oro, Oney Tapia è campione del mondo

L'atleta paralimpico ha fatto sua la gara del lancio del disco in occasione dei Campionati iridati di Kobe, in Giappone

Un disco che vale oro, Oney Tapia è campione del mondo
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Oney Tapia sul tetto del mondo al Campionato iridato di Para atletica di Kobe 2024, in Giappone. L’Azzurro conquista la sua prima medaglia d’oro mondiale e il secondo podio di sempre a un campionato iridato dopo l’argento di Dubai 2019.

Un disco d'oro, Tapia sul primo gradino del podio

In risposta un notevole secondo lancio sopra i 42 metri dell’avversario diretto Mahdi Olad al secondo tentativo, Tapia mette a segno una terza e miglior misura da 42,76 con cui sale in vetta alla classifica provvisoria blindando di fatto la medaglia d’oro fino a fine gara. Solo lo stesso Olad (Iran) riesce a tenere il passo del lanciatore italiano, finendo alle sue spalle di 20 cm, con 42,36. Distanziati di diversi metri invece gli altri sei contendenti al titolo, tra cui il migliore è l’Austriaco Bil Marinkovic con un 37,82 che gli vale la medaglia di bronzo.

Arriva così il secondo oro per la delegazione italiana al Kobe Universiade Stadium che rappresenta anche l’undicesima slot paralimpica per il Bel Paese dopo le dieci conquistate a Parigi la scorsa estate: “Dopo il quarto posto nel peso, sapevo di potermela giocare nel disco che è la mia specialità. Avevo grandi speranze e sono davvero contento che il lavoro fatto abbia portato a un risultato così bello. Ad essere sincero ero teso, perché dopo tanto tempo senza lanciare sapevo di giocarmi una slot Paralimpica, ma alla fine mi sono detto che oggi era il mio giorno e non dovevo farmi scappare questo momento.” In vista degli appuntamenti futuri aggiunge: “So che c’è ancora margine di miglioramento, ma ci vuole tempo. I risultati non vengono mai nell’immediato, tutto viene a suo tempo e noi qui stiamo seminando i frutti che poi potremo raccogliere. Adesso per Parigi dobbiamo lavorare a testa bassa e limare le sbavature in modo da arrivare sereni e pronti a lottare perché non sarà facile. Il livello è salito molto e io di certo non posso essere da meno. Per questo risultato voglio ringraziare chi mi segue e lavora con me, a partire dai miei allenatori e tecnici con cui siamo anche fratelli e amici, la Fispes e le Fiamme Azzurre. Un ringraziamento e un saluto speciale anche a tutti i tifosi giapponesi, per questa grande accoglienza ed enorme supporto. Arigatō Gozaimasu!”

Comunicato Fispes

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