Saints Milano, intervista a Daniele Sau: "Progetto stimolante, insieme per fare qualcosa di importante"
Il tecnico si racconta ai microfoni del Giornale di Merate. Definito il roster: ecco chi farà parte della prossima stagione
La stessa ambizione, la stessa filosofia. Quella che oltre vent’anni alla prima da allenatore fece sua e che adesso vivrà in un’altra storia tutta da scrivere.
Saints e Milano insieme, Sau: "Era solo questione di tempo"
Daniele Sau è voce narrante del nuovo capitolo del futsal lombardo, i Saints Milano. Vent’anni da avversario dei meratesi, sul campo, lo stesso che dal prossimo anno condivideranno assieme. “Ci conosciamo da anni con Matteo Mauri e Sandro Migliavacca e poi con il tempo ho conosciuto pure Stefano Laurora – racconta Sau riferendosi ai tre massimi dirigenti e fondatori dei Saints – Ci si conosceva da avversari, ma sempre con stima e rispetto. Avevamo già iniziato a parlare lo scorso anno per una possibile sinergia, ma causa tempistiche stringenti non si era fatto nulla. Quest’anno i contatti sono proseguiti e anche io ho partecipato agli incontri: posso dire che io insieme a Mauri sono stato uno dei maggiori sponsor di questo accordo. Sono felice perché i presupposti per fare qualcosa insieme c’erano tutti, era solo questione di tempo”.
Lui che dal 2003 è colonna e condottiero dei meneghini. “Ho allenato una vita vera a Milano e adesso poter allenare in un contesto migliore, unendo i migliori di una con quelli di un’altra squadra, senza nulla togliere a chi è rimasto fuori dal progetto, è un qualcosa di stimolante ed eccitante per me. Ad avvicinarci è la filosofia: i Saints sono stati guidati da Danilo Lemma per dieci anni mentre io ho fatto vent’anni a Milano con l’idea di costruire un telaio anno su anno fatto dagli stessi giocatori, o buona parte di questi, e gli stessi dirigenti. Tutti noi guardiamo all’aspetto umano, ottenere sì ottimi risultati ma senza snaturare quello che siamo”.
"L'obiettivo non deve essere salvarsi"
Nessun proclamo sulla prossima stagione di serie A2 Elite ma una cosa è certa: i Saints Milano non staranno certo a guardare. “Spero di portare la mia esperienza e soprattutto una mentalità positiva: cercheremo di alzare l’asticella”, prosegue Sau, ricordando i suoi traguardi da allenatore con il percorso dalla B alla massima serie, le finali di Coppa Italia e la possibilità di allenare giocatori di alto livello. “Io non festeggerò mai un decimo posto, sono sempre stato abituato a giocare nelle posizioni di vertice. Non mi accontento: l’obiettivo se non dal primo anno deve essere negli anni successivi di fare qualcosa di importante. Salvarci non deve essere l’obiettivo. Dobbiamo oliare i meccanismi, strutturarci e recuperare le risorse per poter fare una squadra di valore maggiore”.
Definito il roster: torna Cardaba tra i pali
Il roster a dire il vero è già praticamente disegnato. A mancare è una pedina, un giocatore non formato. Per il resto si ripartirà sponda Milano da Marco e Luca Peverini e Gianluca Pozzi mentre lato Saints confermati Alex Previtali, Lorenzo Sasso, Francesco Iacobuzio, Daniele Caglio, Riccardo Milani, Stefano Laurora mentre verranno aggregati i giovani Ivan Capelli e Thomas Mauri. Due sostanzialmente i nuovi innesti, di cui è peraltro un ritorno: parliamo del portiere Jorge Cardaba, che aveva salutato lo scorso anno e che quindi torna, insieme a lui poi ci sarà Renan Suarez Correa, vecchia conoscenza di Milano. A livello di staff anche qui un mix tra Milano e Saints: il vice allenatore Fabio Uccheddu, il preparatore dei portieri Alessandro Vanoni, il preparatore atletico Luca Piazza e il fisioterapista Lorenzo Personeni. “Saremo una squadra che gioca a viso aperto, vogliamo imporre il nostro gioco. Poi dipenderà dall’avversario che incontreremo ma l’idea è quella e non cambia”.
Michael Tassone