Prima l’ictus, ora il campo riabbraccia Daniele Conti
Ritorno alle scarpette e prima vittoria stagionale per il Manara, per di più nel derby con l'Olginatese: "Bentornato capitano"
È una storia dal lieto fine quella di Daniele Conti, capitano del Luciano Manara, che dopo aver vissuto uno dei momenti più duri della sua vita a metà giugno e tornato sui campi da calcio nel giorno della prima vittoria in campionato della sua amata squadra.
Daniele Conti è tornato sui campi da calcio
«Sono sempre stato in perfetta forma: il 18 giugno mi trovavo a cena dai miei e mi si è paralizzata la parte destra del corpo, a cominciare dal formicolio al braccio che ha perso la forza; ero cosciente, volevo aspettare a chiamare l'ambulanza, ma quando hanno visto che non riuscivo a parlare.. - racconta il classe 1994 - Sono stato in terapia semi-intensiva una settimana: avevo un forame ovale pervio, sanato dall'intervento effettuato il 7 luglio al Manzoni dal cardiologo Pera».
Un ictus che ha tenuto l'attaccante lontano dai campi, sia fisicamente che con la testa: «Il calcio era l'ultimo pensiero. Servivano 45-60 giorni di convalescenza per riprendere una blanda attività sportiva. I tempi poi ipotizzati dai Medici dello Sport erano di almeno 6 mesi, a parte il problema di Cassano (che non aveva però avuto l'ictus) la casistica era limitata: pensavo al 2023, correndo al lago o lavorando in palestra. Nessuno sforzo prolungato, nessuna attività agonistica: una settimana fa l'orizzonte si è dischiuso.
«Venerdì ho avuto il benestare del Medico dello Sport Gevi e ho fatto una sorpresa ai compagni, ero subito al campo! È stato come ricominciare dall'inizio, spero di aver portato un sorriso all'ambiente rabbuiato dai risultati». Missione riuscita a giudicare dal risultato nella sfida di domenica 30 ottobre: ritorno in campo per il capitano e prima vittoria stagionale per il Manara, per di più nel derby con l'Olginatese.
«Se non è una sceneggiatura poco ci manca. - scherza Conti, che sulle emozioni del ritorno prosegue - Lo striscione 'Bentornato Capitano' ha come chiuso il cerchio, perché la Luciano Manara mi è stata vicina in ogni modo, facendomi sentire parte del gruppo e apprezzato come persona. Conoscevo Max Colombo e mister Abaterusso dal Barzago, dove sono approdato dopo bei campionati al Caprino Bergamasco (e in maglia blu ho siglato il gol-vittoria nella finale playoff contro la Rhodense), e a Barzanò abbiamo composto una specie di colonia 4 anni fa, portando la società in Eccellenza e all'ultimo anno al quinto posto».
Ora però è tempo di guardare avanti, con più fiducia anche per la squadra, che dopo il ritorno del suo capitano sembra aver ritrovato il sorriso. In casa dell'AlbinoGandino arriva infatti il secondo successo stagionale, che permette così di lasciare alle spalle la sconfitta del turno infrasettimanale con il gigante Forza e Costanza e di rimettersi in carreggiata nella corsa salvezza.