Motori, Zero40 Racing Team e Aci Sport insieme per il primo campionato italiano di auto storiche
Grande traguardo per la scuderia robbiatese, il team manager Emanuele Aralla: "Premiati gli sforzi di due anni di lavoro"
Zero40 Racing Team e Aci Sport insieme, per un accordo rivoluzionario. Prestigiosa collaborazione per la scuderia di Robbiate che dalla stagione 2025 organizzerà in sinergia con Aci il primo campionato italiano di auto storiche.
Motori, i dettagli dell'accordo tra Zero40 e Aci
Non è ancora certo il nome che prenderà l’evento, su scala nazionale e che nel 2025 animerà di passione i circuiti di Monza, del Mugello, Vallelunga e Misano, ma il trofeo “Formula Classic Italia” – che a Misano vivrà nelle prossime settimane l’ultimo atto dell’edizione 2024 – è destinato a cambiare pelle. “E’ una grande opportunità per noi e sono fiero di quello che si è riusciti a realizzare in questi anni – commenta Matteo Aralla, pilota e team manager di Zero40 Racing Team – Con Aci Sport ci siamo incontrati in queste settimane e abbiamo definito assieme questo nuovo evento che diventerà a tutti gli effetti il campionato italiano. Entreremo all’interno degli eventi dell’Aci Historic Racing Weekend con inviti esteri: quattro eventi di altissimo livello, con copertura televisiva e una serie di plus che saranno svelati nelle prossime settimane”.
Weekend a uso e consumo di auto storiche. “Avremo una griglia del campionato italiano con le nostre monoposto, una griglia con le Gt Porsche e tutte le altre vetture, e poi a completare l’evento ci saranno le Formula 1 1500, le Formula 1 3000 oltre alle Formula Junior. Finalmente il motorsport storico cercherà di abbracciare varie realtà. La cosa che più ci rende orgogliosi è che Zero40 lavorerà con Aci per portare avanti l’organizzazione: inoltre anche noi parteciperemo al campionato, io, papà Emanuele, Romano Zani e una quarta macchina con Roberto Buratti, forse anche con una quinta. Mi piacerebbe che questo evento un giorno diventasse un punto di riferimento non solo per l’Italia ma anche in tutta Europa, non tanto per un discorso di numeri ma quanto per il livello di competitività”.
Michael Tassone