MOUNTAIN BIKE

Ktm Protek Elettrosystem, fucina di talenti azzurri: "Li valorizziamo senza la pressione di dover vincere"

La squadra agonistica del Torrevilla Bike punto di riferimento nostrano. Il presidente Maggioni: "All'inizio eravamo considerati dei negazionisti del ciclismo"

Ktm Protek Elettrosystem, fucina di talenti azzurri: "Li valorizziamo senza la pressione di dover vincere"
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Una creatura nata nel cuore della Brianza con la visione, forse pioneristica rispetto a quarant’anni fa, di diffondere la cultura della mountain bike quale sport non in antitesi al ciclismo ma semplicemente animato da una passione non minore.

Ktm Protek Elettrosystem, 16 vittorie nazionali nel 2024

Una passione cha plasmato il territorio, assorbendo le migliori competenze creando oggi nel Ktm Protek Elettrosystem un fiore all’occhiello del movimento bike nostrano. Senso di appartenenza e ambizione, cucita sul pettorale nero arancio, che va esibendosi ormai con costanza nei palcoscenici non solo nazionali ma anche della Coppa del Mondo. È stata in tal senso una stagione ricca di successi per i bikers del team agonistico di Monticello Brianza: sono state 16 le vittorie nelle 36 gare nazionali con protagonisti Giorgia Marchet, Andreas Vittone, Alessio Agostinelli, Gioele Bertolini, Fabio Bassignana, Marco Betteo ed Ettore Fabbro; oltre a 19 medaglie d’argento e 14 bronzi e ai diversi piazzamenti in Top 10.

Luca Maggioni

“Un anno decisamente soddisfacente, molto buono – racconta il presidente Luca Maggioni – Noi non abbiamo grandi ambizioni, ma sappiamo che abbiamo corridori di valore che ci hanno dato grandi soddisfazioni. Penso a Marchet, Bassignana e Bertolini che hanno dominato le classifiche generali al circuito Internazionali d’Italia tra Elite e Under 23 e lo stesso terzetto all’Italia Bike Cup i due maggiori circuiti italiani; anche i nostri junior ci hanno dato una grossa mano a renderci protagonisti durante le gare. Penso ad Ettore Fabbro che ha vestito la maglia della nazionale (insieme a Bassignana in U23, ndr) o anche a Federico Brafa secondo al Campionato italiano assoluto”.

Qual è il segreto per una società nata dal territorio e guarda con ambizione al panorama internazionale? “Il fondamentale del nostro team è la passione. Tutto lo staff è appassionato di questo sport, anche se nella vita facciamo altro: non viviamo di ciclismo e non sentiamo l’esigenza di farlo. Credo che sia questa la nostra arma vincente. Quando siamo nati come Torrevilla Mtb, idea nata dal nostro fondatore Fabrizio Pirovano, e poi Torrevilla Bike negli ultimi dieci anni a guidarci è sempre stata l’idea di trasmettere l’amore per questo sport che all’epoca, da parte dei “puristi” era considerata la negazione del ciclismo. Nulla ci ha fermato e ci ha fatto desistere dal nostro obiettivo, far conoscere la mtb come sport popolare, adatto a tutti sia agli agonisti che agli escursionisti. Divertirci e far divertire con lo sport che noi riteniamo il più bello al mondo. In oltre 35 anni siamo cresciuti da un iniziale gruppo di 20 iscritti sino agli oltre 150 di oggi, tutti bikers appassionati, animati dal medesimo spirito di divertirsi pedalando in compagnia, privilegiando il contatto ed il rispetto della natura, facendo sul serio ma senza pressioni”.

Le prospettive e il futuro del team

Un team che guarda soprattutto alla scuola made in Italy, con giovani che possano rappresentare al meglio il movimento. “Da quando siamo nati come Torrevilla Bike abbiamo puntato sui giovani. Io ormai ho sessant’anni ma nel team agonistico il più vecchio è Gioele Bertolini che ha 29 anni. Crediamo da sempre nei giovani, soprattutto italiani perché a puntare sugli stranieri, mi permetto di dire, è facile. Da più di 10 anni abbiamo deciso che il nostro obiettivo sarebbe stato quello di dare la possibilità, a giovani bikers italiani, di crescere senza troppe pressioni, valorizzare il loro talento senza obbligo di ottenere vittorie o risultati importanti. È una peculiarità che ci viene riconosciuta. nostra realtà abbraccia tutti, anche i corsi per i bambini e per le donne, con la possibilità di imparare meglio l’utilizzo della bici e soprattutto pedalare in sicurezza. Nel 2024 abbiamo concluso un accordo di collaborazione con un importante team che si occupa del settore giovanile da diversi anni, sotto la guida del direttore sportivo Ambrogio Nolli, che ha assunto la denominazione KTM Academy - Le Marmotte. Un progetto molto interessante che conta tra le sue fila quasi 150 tra ragazzi e ragazze, praticanti la mtb a livello agonistico. Un rapporto che porteremo avanti anche nel 2025 e se da loro ci sarà qualche ragazzo interessante e meritevole di fare esperienza lo inseriremo nella nostra squadra. Un modo concreto per dare futuro ai giovani promettenti e meritevoli”.

Cosa vede nel futuro di Ktm Protek Elettrosystem? “I margini di crescita sono tantissimi, però forse pensare a una prospettiva futura di crescita vorrebbe dire cambiare il nostro modo di pensare. Entrare nel mondo dei team che hanno soldi e stipendiano persone, solo così nel nostro livello può esserci un salto di qualità. Non so se è un percorso che vogliamo fare, il nostro spirito e la passione resteranno il faro da seguire”.

Michael Tassone

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