Eccellenza, il 5 marzo la decisione (definitiva) sulla ripartenza
Dopo il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti dello scorso 5 febbraio, sarà compito della Federazione Giuoco Calcio stabilire le modalità della possibile ripartenza. Il Comitato lombardo precisa: "Se ok al via, solo dopo il 20 marzo".
Eccellenza, la data decisiva per la fatidica ripresa sembra avvicinarsi. Dopo l'avviamento dell'iter per riconoscerne l'interesse nazionale, il prossimo Consiglio Federale della Figc del 5 marzo 2021 si riunirà per discutere, tra i diversi punti, anche dell’approvazione e delle modalità di ripartenza dell'Eccellenza.
Eccellenza, la posizione del Crl
Attraverso il proprio sito, il Comitato Regionale della Lombardia ha dichiarato l'intenzione, subito dopo la decisone del Consiglio Federale, di avviare nuove videoconferenze con le società interessate al fine di definire ogni aspetto. Quanto agli allenamenti, si precisa che al momento questi potranno svolgersi solamente in via individuale e nel rispetto del protocollo. Sempre il Comitato, attraverso una nota, precisa che <<l’eventuale ripartenza della categoria Eccellenza rimane programmata dopo il 20 marzo, come evidenziato nelle call conference già avvenute, per permettere a tutte le squadre di avere il tempo di definire al meglio lo stato atletico dei calciatori dopo uno stop così prolungato e di espletare ogni formalità relativa alla ripresa degli atleti che hanno contratto il virus e di espletare tutte le formalità che ne deriveranno dalle norme relative alla ripartenza>>.
Il commento sui campionati giovanili
Non solo Eccellenza. Ripresi da alcune settimane gli allenamenti tra le società per le selezioni giovanili, la prudenza è l'atteggiamento che prevale. <<Fermo restando l’importanza di riaprire le attività sportive in ogni sua forma e grado per il bene soprattutto dei più giovani che hanno subito un repentino e totale sconvolgimento delle proprie abitudini sportive e scolastiche vivendo un periodo di restrizioni sociali che risultano ormai insostenibili - prosegue la nota - Non possiamo che applicare un criterio prudenziale atto a non vanificare gli sforzi che tutte le associazioni sportive e gli attori ad esse legate hanno messo in pratica fino ad ora. Il riconoscimento di “interesse nazionale” attualmente resta legato ad una potenziale utilità verso quelle categorie che affrontano campionati nazionali nella più stretta interpretazione del termine. Scegliamo la prudenza, pur consapevoli di quante difficoltà stiano affrontando le associazioni sportive, in attesa di valutare la situazione sanitaria al 5 marzo e prendere le opportune decisioni>>.