Danilo Tricarico a cuore aperto: "Il meglio per Casate e Casatese deve ancora venire!"
Il tecnico biancorosso si racconta ai canali ufficiali del club: dagli esordi da allenatore al sogno chiamato Serie C.
Danilo Tricarico protagonista della rubrica del club biancorosso "Confessionale biancorosso", spazio dedicato alle persone del mondo Casatese. Nell'intervista rilasciata ai canali ufficiali, Tricarico ripercorre la propria carriera di calciatore, interrotta precocemente a causa di un linfoma e la scelta di allenare, ripagata dall'affetto dei suoi tifosi.
Danilo Tricarico: gavetta e ascesa repentina
Dopo la decisione di non lasciare il mondo del calcio perché <<quello che mi era stato tolto da giocatore, me lo sarei ripreso con gli interessi da allenatore (…) Se si ha passione, se ci si crede davvero e si fa di tutto per raggiungere i propri obiettivi, dietro ad ogni difficoltà, piccola o grande che sia, c’è sempre almeno un’opportunità>>, due le squadre a segnare la sua carriera di allenatore: Rhodense, scalando nel giro di sette anni dalla categoria Giovanissimi alla Prima squadra e poi Busto 81. Tre stagioni in provincia di Varese dove Tricarico suggellati dall'approdo in Eccellenza il primo anno e dal sogno Serie D sfumato all'ultimo atto dei playoff.
L'approdo a Casatenovo e il sogno chiamato Serie C
Dopo l'esonero a Busto Arsizio il terzo anno la chiamata del direttore sportivo Fabio Viganò e l'ascesa nel calcio che conta. Quanto al futuro e all'idea di poter lottare per il sogno chiamato 'Serie C', Tricarico predica calma. <<I sogni restano nel cassetto: abbiamo dimostrato di poterci stare in questa categoria, ci stiamo divertendo, continuiamo tutti così senza porci limiti o star lì troppo a pensare a quello che stiamo combinando>>.