L'INTERVISTA

Casatese Merate, il futuro parte dal presente: Giuseppe Commisso confermato in panchina

Avanti quindi dopo la firma di un biennale apposto sul contratto l’anno scorso. Il tecnico: "Spero la fusione porti entusiasmo e rafforzi tutte le componenti: possiamo fare qualcosa di importante"

Casatese Merate, il futuro parte dal presente: Giuseppe Commisso confermato in panchina
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Il futuro parte dal presente: per la prossima stagione sportiva la Casatese Merate ha deciso di confermare mister Giuseppe Commisso. Il neo sodalizio, frutto dell’unità di intenti tra la Casatese di Gianni Sassella e il Merate di Roberto Spreafico, ha scelto dunque di ripartire dal tecnico ex NibionnOggiono e Folgore Caratese che si appresta così a vivere la sua terza stagione biancorossa e, vista la fusione tra le due realtà, la prima in gialloblù.

Casatese Merate, intervista a Giuseppe Commisso

Avanti quindi dopo la firma di un biennale apposto sul contratto l’anno scorso. “A Casatenovo ho trovato un ambiente sereno e ideale per poter esprimere le mie idee – racconta Commisso – E poi c’è stata sempre fiducia nei confronti dello staff tecnico, elemento che ritengo troppo importante nel calcio. Spero che la fusione con Merate possa portare una folata di entusiasmo e curiosità: ricordo quando ero ancora un giocatore del Renate le partite a Merate in serie D e quello è qualcosa di molto bello. Avere a disposizione più strutture, anche per allenarci, è importante e può fare gola anche a giocatori importanti per la categoria: l’ambizione è quella di guardare in alto senza perdere di vista i propri valori”.

Uno sguardo al campionato da poco concluso, l’ottava piazza e un campionato relativamente tranquillo. “Sono soddisfatto perché la squadra non è mai stata coinvolta nella zona calda della classifica. Certo, chi guarda dall’esterno e ricorda le tre partecipazioni di fila della Casatese ai playoff può pensare che quest’anno sia stato un anno normale ma le squadre che sono retrocesse in Eccellenza dimostrano la competitività di questo girone. Le aspettative erano alte, anche da parte mia: c’erano tante scommesse da vincere, la squadra però si è sempre espressa bene: siamo arrivati ai quarti di finale della Coppa Italia di serie D persa ai rigori, un traguardo prestigioso, nonostante anche gli infortuni che tra febbraio e marzo hanno pesato. Abbiamo lanciato tanti giovani con un’età media bassa e poca esperienza: forse è stato questo a farci mancare l’aggancio al treno dei playoff. In tante partite abbiamo preso gol troppo ingenui, poi è chiaro che ogni stagione ha la sua storia ma il fatto di non essere mai stati invischiato nella zona retrocessione riconosce la prova di forza di questo gruppo. Credo che abbiamo fatto il massimo, ai ragazzi posso solo fare gli applausi: il rammarico è stato solo quello di aver raccolto meno di quanto espresso ma fa parte del processo di crescita di questa rosa”.

Per il futuro Commisso conserva tanta fiducia. “Il nuovo progetto ha tanti lati positivi, ci sono persone coinvolte per migliorare ogni aspetto e spero che la fusione porti a rafforzare ancora di più la società per diventare più stabili sotto tutti i punti di vista. C’è voglia di ripartire da un nucleo di giocatori anche se non vogliamo trattenere gente controvoglia e valuteremo i nostri giovani”.

"Il mio obiettivo è arrivare nei Pro"

L’ambizione resta immutata e una promessa fatta a sé stesso. “Sono anni che punto al salto nei professionisti e lo dico senza presunzione. Un anno fa terminavo il corso Uefa A di Coverciano e ho due finali playoff alle spalle di serie D. Quando ho smesso di giocare mi son detto che a 40 avrei fatto il punto, adesso che ne faccio 43 a settembre voglio arrivare nei professionisti entro i 45. Non so se sarà con questa società, ed è qui che mi piacerebbe che ci fossero dei potenziamenti per fare bene: ai ragazzi dico sempre di avere ambizione e provarci ad arrivare al proprio obiettivo anche se viviamo in un mondo con poca meritocrazia. Io quello che mi guadagno lo voglio conquistare sul campo”.

Michael Tassone

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