Calcio Lecco: allenatore, direttore sportivo e obiettivi del presidente Aliberti
Nella conferenza stampa di ieri il nuovo patron ha iniziato a parlare della pianificazione della stagione 2024-2025
Francesco Baldini, già mister del Trento, è ufficialmente il nuovo allenatore della Calcio Lecco. Lo ha annunciato nella serata di ieri, giovedì 27 giugno 2024 il neo patron del Lecco Aniello Aliberti. Non solo un nuovo numero uno della panchina bluceleste, ma un intero "pacchetto" visto che a seguire Baldini saranno Mularoni vice, Bertaccini preparatore dei portieri, il prof Gemignani preparatore atletico e Clayton collaboratore tecnico.
Calcio Lecco: Baldini è il nuovo mister
"Il direttore sportivo Antonio Minadeo mi ha fatto subito un’ottima impressione, è ambizioso e bravo: a Legnago aveva poco budget, glielo abbiamo raddoppiato. Conosce il tecnico Baldini e vanno d’accordo" ha detto il "pres" durante una conferenza stampa... a tutto campo in cui ha dettato le regole, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, e ha garantito massima trasparenza oltre che impegno.
Settimana prossima verrà poi annunciato del club manager "che sarà qui a Lecco tutti i giorni per riferirmi ogni cosa e svolgere gli adempimenti necessari - ha assicurato la funzione di direzione generale per ora la assumo io a interim. Il Dottor Micheli resta commercialista".
Trasparenza la parola d'ordine
Panchina pronta, staff anche, e per il per il ritiro si stanno valutando Rovetta, Cortenova. Ma Aliberti come detto ha affrontato diversi temi durante l'incontro con la stampa.
"Ci siamo trovati a riorganizzare tutto dalla A alla Z, incontrando mille problemi a cui stiamo lavorando da due settimane - ha sottolineato il neo patron rivolgendosi ai giornalisti - La mia idea è informarvi con la massima trasparenza, mi hanno dato molto fastidio notizie false, mi riferisco in particolare al fatto che avremmo ridotto gli investimenti sui giovani, informazione che non posso accettare. Al contrario siamo partiti dai giovani".
Massima attenzione ai giovani
Un pallino quello di Aliberti per il settore giovanile. "Non ho dormito la notte a pensare che tutto potesse crollare lasciando incognite ai genitori e ai ragazzi. Il settore giovanile è confermato assolutamente e non vendiamo nessuno, abbiamo già rifiutato richieste. Voglio essere onesto con la tifoseria che ci sostiene, non possiamo tradirla Se perdiamo tre gare apriti cielo: lo accetto. Diverso se succedono polemiche perché sono state scritte cose non vere".
Rinnovata la fiducia al segretario generale Nicodemo Cecconi così come al responsabile del settore giovanile Paolo Pennati. Conferme anche per Andrea Lanfranconi per l’attività di base col supporto di Roberto Morganti e Giovanni Dossi responsabile del femminile.
Ogni Ofelè el fa el so mesteè
"Stiamo prendendo decisione difficili, la mia richiesta è stata quella di trovare uno staff tecnico composto da membri in sintonia fra loro - ha proseguito il presidente bluceleste - Se manca il clima sereno non possiamo aspettarci di ottenere risultati. La squadra deve essere unita e fare spogliatoio. Tutti devono essere affiatati, ognuno facendo il proprio mestiere, sia per parte amministrativa che tecnica. Io non sono un presidente che dice all’allenatore chi deve giocare. Se non va bene un responsabile intervengo, ma mai io o chi mi è vicino interverrà nelle decisioni di formazione". Ogni Ofelè el fa el so mesteè, direbbero insomma lecchesi.
"Allenatore e direttore sportivo, cui ho dato un budget che deve prevedere un monte ingaggi, stanno già lavorando e se stanno nelle cifre nemmeno mi devono chiedere nulla. Se bisogna fare qualcosa in più mi interpelleranno, ma spero no…".
Un codice etico per tutti i componenti della Calcio Lecco
Una line di comportamento e azione che Aliberti ha mutuato dalla sua esperienza imprenditoriale. "Come faccio nelle aziende, anche se so che il mondo del calcio è diverso, voglio provare a dare una governance alla società. Dipendenti e calciatori dovranno sottoscrivere un codice etico comportamentale, nessuno deve permettersi di litigare o mandare quel paese un altro compagno o dirigente. Voglio un ambiente sereno, senza accuse reciproche: altrimenti ci saranno sanzioni".