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Agnelli Tipiesse, si cambia in panchina: ecco il colichese Daniele Morato

Il tecnico classe 1989, originario di Colico, subentra a Gianluca Graziosi dopo l'apprendistato da secondo allenatore

Agnelli Tipiesse, si cambia in panchina: ecco il colichese Daniele Morato
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Agnelli Tipiesse saluta Gianluca Graziosi ed è pronta per un nuovo corso con Daniele Morato. Il tecnico d’origine lecchese, giunto in estate per ricoprire il ruolo di “secondo”, è stato promosso dalla società rossoblù. Quattordici anni con i Diavoli Rosa di Brugherio, prima da giocatore e poi da allenatore in uno dei migliori e più vincenti vivai della pallavolo nazionale.

Daniele Morato, gli anni a Brugherio e la "prima" in A2

Plasmato a Brugherio da un riferimento del calibro di Danilo Durand, si è affacciato per la prima volta in serie A2 nella stagione in corso per proseguire la sua crescita con Gianluca Graziosi. Ed è proprio al suo predecessore che il tecnico, classe 1989, dedica il primo pensiero. “Ci siamo conosciuti nel giugno scorso ed è nata immediatamente una sintonia assoluta - racconta Morato ai microfoni ufficiali del club. Lo ringrazio per quanto ha saputo trasmettermi in questi sei mesi e mezzo di lavoro, dal punto di vista umano e da quello professionale”. Sensazioni? "Un’opportunità incredibile per la quale sono riconoscente alla società. A livello personale è estremamente gratificante, ma a prescindere dall’aspetto personale bisogna anteporre l’interesse della squadra focalizzando subito l’attenzione sul presente. Dobbiamo risollevarci da una situazione complessa, ma non compromessa”.

Agnelli Tipiesse, necessario invertire la rotta

“Bisogna provare ad invertire la rotta sebbene ci sia ben poco da inventare - prosegue Morato -. La classifica dice che siamo ancora in piena corsa per migliorare la posizione, in piega bagarre con tutte fuorché Vibo. Va ottimizzata qualche situazione di gioco ed è necessario ricreare l’entusiasmo, il vero motore. Cinque partite alla fine in cui bisogna essere anche bravi a goderci i momenti con più serenità e ricompattando il tutto, ma con la testa ad una gara per volta. Dobbiamo rimboccarci in fretta le maniche. Graziosi ha svolto un lavoro importantissimo di cui fare tesoro. Vanno accettate le battaglie che ci attendono, dovremo divertirci e volerle giocare con testa, cuore e con lo spirito di chi non vuole mai arrendersi. Ci sono state delle difficoltà, dovremo avere piacere di risolverle tutti quanti insieme”.

Il debutto con Santa Croce

"La prima di due trasferte consecutive. Sappiamo quanto sia pericolosa la Kemas Lamipel e del nostro ruolino di marcia fuori casa. Bisogna prendersi le responsabilità. Ma soprattutto essere bravi a non disunirsi qualora si andasse sotto nel punteggio. Indispensabile restare aggrappati nonché sempre concentrati al massimo in ogni set ritrovando il bandolo della matassa specialmente sul fronte della fiducia sia in sé stessi che nei compagni di squadra”.

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