SERIE A2

Agnelli Tipiesse e Padura Diaz ancora insieme, le parole da leader: "Bergamo, ci divertiremo"

Archiviata la stagione, ormai conclusa settimane fa, il 35enne martello italo-cubano è carico in vista del prossimo anno

Agnelli Tipiesse e Padura Diaz ancora insieme, le parole da leader: "Bergamo, ci divertiremo"
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Agnelli Tipiesse, Williams Padura Diaz non lascia ma anzi raddoppia. Il 35enne martello italo-cubano resta in rossoblù e lo fa mettendo subito in chiaro ruolo ed obiettivi. Con la sua tradizionale verve. Del trascinatore, dell’uomo-faro per i giovani e di quello pronto a mettere sempre la faccia. Personalità, grinta, carattere e sfrontatezza di un professionista vero, autentico e sempre più al centro del progetto.

Tutta la carica di Williams Padura Diaz (credits: Luca Giuliani)

Agnelli Tipiesse, Diaz parla da leader

Ai microfoni ufficiali della società, Diaz si è soffermato su diversi aspetti. Dalla responsabilità al prossimo campionato di A2, per passare poi al nuovo gruppo che sta nascendo.

"Ho parlato con la società, sono molto contento e motivato - afferma - Essere al centro di un nuovo ciclo è motivo d’orgoglio perché la volontà, oltre a quella di dare tutto me stesso, è di aiutare gli altri ragazzi nel percorso ed essere un fulcro per il gruppo che sta prendendo forma. La nuova A2? Il livello sarà stellare. Come quello che ho vissuto con la maglia di Reggio Emilia al mio arrivo in Italia oltre dieci anni fa. Quando si potevano schierare due stranieri per una regola che è stata ripristinata per la prossima stagione. Vantaggio da sfruttare sarà quello di non avere la pressione del risultato e di non essere la squadra da battere. Non si deve essere convinti d’essere i migliori, piuttosto dimostrarlo sul campo battendoci ad armi pari su tutti i campi e contro ogni avversario”.

La fame è tutto. "La base, l’elemento cardine per tirar fuori qualità, dedizione, sacrificio e voglia di non mollare mai. Anche quando gli altri si mostrano superiori a te. Perché nell’arco di un’annata la flessione è fisiologica ed è quello il momento in cui si fa la differenza, con la mentalità. Perché i migliori sono quelli che riescono a mascherare la fase critica e a ripartire più convinti”.

L'innesto di Copelli e il ritorno di Jovanovic disegnano una squadra molto competitiva. "L’Agnelli Tipiesse che sta nascendo mi ricorda molto l’esperienza a Civita Castellana. Con un paio di leader, con ruoli ben definiti. Si era creata una famiglia autentica, reale. Essere leader non vuol dire esserlo solo in palestra, ma anche fuori. Con comportamenti irreprensibili affinché i giovani vedano una guida anche nei momenti di difficoltà. Un esempio da seguire. Come successe in quell’anno in cui si era formato un gruppo amalgamato con ragazzi carichi e sempre pronti a dare tutto per la maglia e per fare uno step in più. Che fosse tecnico e anche psicofisico”.

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