Serie B

Calcio Lecco, a Marassi sconfitta senza appello: Esposito affossa i blucelesti

Una doppietta del giovane attaccante blucerchiato legittima la vittoria doriana: Lecco al tappeto, il ko non ammette discussioni

Calcio Lecco, a Marassi sconfitta senza appello: Esposito affossa i blucelesti
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Il Lecco chiede la parola, la Samp lo fa esprimere e poi lo zittisce di netto. Al Luigi Ferraris, le Aquile incassano l’ottava sconfitta del loro campionato cadetto: un doppio colpo targato Sebastiano Esposito abbatte la squadra di Bonazzoli e Malgrati, ricacciando indietro i fantasmi connotanti il difficoltoso cammino blucerchiato di questa prima parte di stagione. Sconfitta senza discussioni per il Lecco, il cui unico rimpianto, se così può esser realmente definito, risulta stampato sulla traversa colta “di striscio” da Lepore dopo un quarto d’ora di gara; nulla, numericamente parlando, in confronto alla girandola di occasioni di marca locale da metà primo tempo in avanti, principale elemento di prova a sostegno del successo doriano, di fatto, indiscutibile.

Marassi omaggia il suo ex capitano

L’ingresso nel tempio genovese, previa esibizione (da sponda bluceleste) della tanto discussa fidelity card, include un pre-partita da batticuore per quanti amano il pallone e, soprattutto, i bomber d’altri tempi. Marassi tributa un’ovazione a Fabio Quagliarella, in campo a pochi minuti dal fischio d’inizio per la consegna di una celebrativa maglia blucerchiata, a simboleggiare il suo saluto ufficiale al pubblico doriano. Per più di un decennio artefice di autentiche prodezze (specie dalla lunga distanza), generatore di emozioni domenicali: con il saluto ufficiale al suo ex capitano, la Sampdoria appone la propria firma su un ulteriore capitolo di calcio d’annata. E pochi minuti più tardi, sul medesimo manto verde, sarà Ionita, altro prodotto della massima serie, ad emulare le gesta del goleador campano, almeno nelle intenzioni: il moldavo prende la mira da fuori area e scaglia una violenta conclusione a rete, con il guantone di Stankovic ad opporsi. Un Lecco tonico è quello messo in mostra dal Luigi Ferraris in avvio: la consueta praticità della compagine bluceleste si immischia ai colpi di classe, vedasi l’esterno di pregevole fattura operato da Lepore direttamente dalla trequarti, con la mano di Stankovic a schiaffeggiare il pallone sulla traversa.

Esposito da cineteca, Lecco colpito nel segno

Con l’urlo al gol ancora strozzato in gola, i blucelesti incassano silenziosamente l’iniziativa doriana del 20’, smarcante Verre, che s’incunea per vie centrali e tenta la botta di destro, lambendo il palo. Il primo squillo blucerchiato frantuma una fase di gara impacciata per la squadra di Pirlo, abile alla distanza nello sfondare laddove il Lecco risulta più fragile, ossia sul proprio binario di sinistra. È proprio muovendosi su quest’ultimo che la Samp imbastisce i presupposti per il vantaggio, affannando una formazione bluceleste balbettante in fase difensiva: fortuna vuole che il sinistro incrociato di Murru, atto conclusivo di un’azione insistita, venga ribattuto dalla barriera elevata dai granitici Celjak e Bianconi davanti al loro portiere. Ben peggio va alla squadra di Bonazzoli e Malgrati a pochi passi dall’intervallo; Samp in avanti, Sersanti omette il necessario agonismo in un contrasto con Esposito, che consolida il possesso della sfera e lascia partire una conclusione da cineteca all’incrocio dei pali, imprendibile per Saracco. Blucerchiati avanti nel punteggio e (per la fase finale di primo tempo) nel gioco.

Il blu che domina è quello “cerchiato”

Il vantaggio di fino è l’iniezione d’autostima che la Sampdoria bramava; non è del resto un caso che, al rientro dall’intervallo, il match si colori di blucerchiato. Ad impedire che il Lecco capitoli già nel primo quarto d’ora sono soltanto Celjak, Bianconi e Saracco, ultimi baluardi di una resistenza bluceleste sempre più flebile. Nell’ordine, il capitano delle Aquile mura con una spaccata disperata ed al contempo provvidenziale una battuta a rete di De Luca, frutto di una tonante combinazione con Verre. Gli altri due esponenti della retroguardia lecchese, dal canto loro, fanno buona guardia su Kasami e Verre, opponendosi alle rispettive conclusioni nel corso della stessa azione. Ma quello blucerchiato, ormai, ha i lineamenti del dominio. Neppure il triplo cambio operato dalla guida tecnica ospite (dentro, tutti insieme, Eusepi, Galli e Lemmens, successivamente all’ex di turno Di Stefano) risulta utile per scuotere le Aquile dal torpore. Alla Samp basta innescare Esposito per rendersi letale; il giovane centravanti guadagna l’area di rigore, converge sul sinistro disorientando Bianconi e fulmina Saracco mediante la seconda perla di giornata, una violenta conclusione a ridosso del sette. 2-0. Ineccepibile, per quanto visto. Al Lecco non rimane che tentare il tutto per tutto. Vanamente, come sembrano suggerire gli ultimi scampoli di match. Il lancio lungo su Eusepi è l’ultima carta disponibile nel mazzo: l’ex Alessandria aggira Gonzalez ma viene rimontato all’ultimo respiro da Yepes, che cala la saracinesca sul Ferraris. E le punta delle dita di Stankovic, reattivo sulla staffilata successiva a botta sicura di Caporale, pongono la chiave nella tasca doriana. La Sampdoria sfiora soltanto il tris a una manciata di secondi dal termine con De Luca, che scavalca Saracco in pallonetto, ma il portentoso salvataggio sulla linea di Lemmens gli cancella la gioia davanti agli occhi.

Il tabellino di Sampdoria - Lecco

SAMPDORIA – LECCO 2-0

RETI: 39’, 26’ st Esposito (S)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Stankovic; Stojanovic (49’ st Conti), Ghilardi, Gonzalez, Murru (34’ st Girelli); Kasami, Yepes (43’ st Ricci), Giordano; Verre (43’ st Askildsen); Esposito (49’ st Ntanda), De Luca. A disp. Ravaglia, Panada, Conti, Malagrida, Buyla, Costantino, Delle Monache. All. Pirlo.

LECCO (4-3-3): Saracco; Lepore (18’ st Galli), Celjak, Bianconi, Caporale; Degli Innocenti (35’ st Tordini), Sersanti (9’ st Di Stefano), Ionita (18’ st Lemmens); Buso, Novakovich (18’ st Eusepi), Crociata. A disp. Melgrati, Giudici, Battistini, Donati, Marrone, Boci, Agostinelli. All. Bonazzoli.

ARBITRO: Perenzoni di Rovereto.

AMMONITI: Sersanti (L), Gonzalez (S), Murru (S), Ghilardi (S), Verre (S), Crociata (L), Kasami (S).

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